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I primi numeri del 1921: la moda degli studi critici

I numeri 2 e 3 del vol.1 del 1921. Una lettura da fare. Ed è già piacevole e stimolante scorrerle quelle pagine.

Da quelle di Federigo Enriques  sulla “relatività del movimento nell’antica Grecia” a quelle di Giuseppe Fisichella “sull’equivalenza secondo G.B. Halsted”,  agli scritti di Giovanni Sansone, Gino Loria, Oscar Chisini, alle pagine delle rubriche: le “Recensioni e note bibliografiche” e le “Noterelle di terminologia matematica”.

Vi si legge delle “esagerazioni cui….condusse la moda degli studi critici, dalla quale molti di noi, per non breve periodo di tempo ci lasciammo trascinare. Allora si cercò l’errore dove esso non era; si arrivò al punto di rinunziare a dei procedimenti semplici ed eleganti (perchè a torto ritenuti difettosi), sostituendoli con altri assai lunghi e complicati” e, ancora, delle “preferenza da darsi alla dimostrazione del teorema contrario invece che a quella dell’inverso”. Non mancano poi  le notizie riguardanti le adunanze delle sezioni Mathesis che danno una rassegna dei temi in discussione e gli avvisi circa i problemi degli insegnanti, i concorsi a cattedre, le riforme scolastiche in ambito internazionale (ad esempio quella che interessa gli Stati Uniti d’America).

Autore

  • Emilio Ambrisi

    Laureato in matematica, docente e preside e, per un quarto di secolo, ispettore ministeriale. Responsabile, per il settore della matematica e della fisica, della Struttura Tecnica del Ministero dell'Istruzione. Segretario, Vice-Presidente e Presidente Nazionale della Mathesis dal 1980 in poi e dal 2009 al 2019, direttore del Periodico di Matematiche.

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