Dante è anche nostro. Di Matmedia. Nelle celebrazioni del settimo centenario della morte, c’è un Dante poeta e un Dante scienziato.
Ovviamente anche Dante viaggia in internet. Basta digitare Dante 700 in google e si scopre un fervido incalzarsi di celebrazioni. Siamo nel 2020 e c’è già il sito dante2021.it. Il 25 marzo a partire dal 2020 sarà di anno in anno il Dantedì.
Teodolinda Barolini, agguerrita dantista della Columbia University di New York, cura il sito digitaldante.columbia.edu. Da dantenoi.it siamo indirizzati a perunaenciclopediadantesca.eu e a mappingdante.com. Sono solo alcuni dei siti utili per studiosi e studenti.
Dante è anche nostro. Di Matmedia. C’è un Dante poeta e un Dante scienziato. Sono due in uno. Le arti liberali del trivio e del quadrivio costituiscono una sola cultura. Grammatica, dialettica, retorica si integrano con aritmetica, geometria, musica, astronomia. Dante è un antesignano di Galilei. Sa bene che Dio ha creato la natura secondo le leggi dell’aritmetica e della geometria e che musica e astronomia concorrono all’armonia cosmica.
Dante in Matmedia è presente dunque come poeta e come scienziato. Lo attestano i contributi che ora immettiamo in rete e quelli anche da prima presenti su questo sito. Per noi non c’è stato bisogno che a dare il via fossero le celebrazioni. Si sa che nelle nostre scuole Dante è presente anche al di fuori di esse. Ed è con gioia che riconosciamo in lui, cultore dell’amicizia, un grande amico dei giovani. Lui e gli studenti si frequentano volentieri.
Dante è con noi ogni giorno. Parliamo la lingua da lui inventata. Siamo chiamati ad essere all’altezza della sua statura etica. Le sue tremende invettive contro il mondo errante continuano purtroppo ad essere attuali. Si dovrebbe combattere seriamente contro la corruzione alla luce del suo esempio. Sarebbe la celebrazione più degna.
Dante è campione del mondo nel campionato dei poeti. L’Italia ne ha la gloria. Si mostra orgogliosa del poeta sommo. La contabilità delle cerimonie ufficiali parte dalle date della sua nascita o della sua morte. Per usare una sua immagine, 700 anni sono un battito di ciglia di fronte all’eternità. Il calcolo corporeo perciò non conta. Dante è. Ed è un dover essere.
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