12 maggio 2021 – Terza Giornata mondiale delle donne in matematica. L’imperativo: incoraggiare un ambiente di lavoro aperto, accogliente e inclusivo per tutti.
Il 12 maggio 2021 si celebra la terza Giornata mondiale delle donne in matematica, istituita in onore di Maryam Mirzakhani, prima donna vincitrice della medaglia Fields, nata il 12 maggio 1977 e scomparsa prematuramente nel 2017.
L’obiettivo è sempre “ispirare le donne in tutto il mondo a celebrare i loro risultati in matematica e incoraggiare un ambiente di lavoro aperto, accogliente e inclusivo per tutti”.
Nel sito ufficiale womeninmaths sono riportate tutte le iniziative.
In questi ultimi anni l’atteggiamento delle ragazze verso la matematica, e in generale verso le discipline scientifiche, è sicuramente migliorato. E’ in crescita il numero delle studentesse che orientano le loro scelte universitarie in ambito STEM, ma purtroppo i dati statistici segnalano una crescita ancora troppo lenta.
Il Premier Mario Draghi, parlando di parità di genere nel suo discorso programmatico al Senato, ha sottolineato l’importanza di garantire parità competitive tra i due generi attraverso la formazione delle competenze chiave (digitali, tecnologiche e ambientali) che sempre di più permetteranno di far carriera: « ….intendiamo investire economicamente ma soprattutto culturalmente, perché sempre più giovani donne cerchino di formarsi negli ambiti su cui intendiamo rilanciare il Paese… »
Non conosciamo ancora gli obiettivi strategici del Presidente del Consiglio, ma possiamo riflettere su quel «culturalmente» che lascia sperare in una formazione scientifica che miri al raffinamento delle capacità critiche e alla crescita globale della persona e non solo al suo inserimento, sia pure gratificante sul piano economico, nel sistema produttivo.
Su Matmedia si parla già da tempo del rapporto fra le donne e la matematica, quale poteva essere un secolo fa, attraverso la rilettura di alcuni articoli del Periodico di Matematiche degli anni ’20 del secolo scorso.
Le «donne della Mathesis» sono figure femminili che testimoniano il cambiamento socio – culturale dell’inizio del secolo.
I primi anni del ‘900 sono gli anni del “crollo delle certezze” e della riflessione sui fondamenti della matematica e della fisica; anche in ambito pedagogico e didattico si assiste a un fermento di idee e di esperienze.
Anche se non in forma generalizzata, sia nelle scuole che nelle famiglie si andava affermando un nuovo modello educativo, più attento ai bisogni e alla personalità dei bambini e delle bambine. Un modello presto disatteso ma che abbiamo comunque ereditato e sviluppato e che non dobbiamo perdere di vista ogni qualvolta ci viene proposto un approccio didattico più tecnico, incentrato sulla formazione di lavoratori utili alle esigenze del mercato.
In particolare, nell’insegnamento della matematica si cominciava a criticare l’approccio dogmatico a favore di un apprendimento attivo e globalmente formativo. La Mathesis, fondata nel 1895 con lo scopo di favorire il progresso dell’insegnamento della matematica, era il punto di riferimento dei docenti nel dibattito pedagogico o culturale .
La presenza femminile, anche se in minoranza, testimonia che anche le donne non si limitavano a «fare il proprio lavoro», il che era già una conquista, ma desideravano partecipare attivamente alle iniziative culturali ed essere consapevoli del loro ruolo nella società .
Tra le autrici del Periodico di Matematiche troviamo insegnanti di scuole secondarie ma anche giovani ricercatrici, liete di offrire il loro contributo alle «questioni di matematiche elementari da un punto di vista superiore».
Segue un breve elenco delle figure femminili presenti nel Periodico, dal 1921 al 1930 (direttori Federigo Enriques e Giulio Lazzeri) e i titoli dei relativi articoli.
Autrice | Titolo dell’articolo | Numero e anno del PdM |
Adriana Enriques, secondogenita di Federigo. insegnante e autrice di libri di testo |
Una polemica anti- matematica dell’antichità | 1/ 1921 |
Sul gioco con tre gruppi di oggetti | 3/ 1930 | |
Ricordi del babbo | giugno 1947 | |
Giuseppina Biggioggero docente universitaria a Pavia e a Milano |
I triangoli eroniani e la geometria algebrica | 2/1927
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Una visione proiettiva della geometria del triangolo | 5/ 1928 – 3/1929 | |
Vittoria Notari – assistente di Enriques a Roma-insegnante di liceo | Le funzioni iperboliche | 3 /1922 |
L’equazione di IV grado | 4/1924 | |
Maria Teresa Zapelloni allieva e collaboratrice di Enriques |
Sul concetto di rapporto nel libro V di Euclide | 2/ 1927 |
Il Teorema di Tolomeo | 1/1928 | |
Il Postulato di Campano e i fondamenti dell’Aritmetica | 3/1928 | |
Sulla proprietà commutativa del prodotto | 1/1929 | |
Maria Pastori – Docente universitaria a Milano -Segretaria della sezione Mathesis milanese (presidente Vivanti.) | Le serie divergenti | 5/1927 |
Il secondo principio della Termodinamica | 16/1936 | |
Clementina Ferrero Insegnante di liceo |
Una questione di Analisi indeterminata | 4/1927 |
Maria Turchetti | Il teorema di Cauchy sulla determinazione di un poliedro | 5/1927 |
Luisa Bernini | Sul teorema di Pitagora | 5/1928 |
Maria Frati | La dimostrazione della trascendenza di e. (traduzione di una nota di H. Spath) | 1/1929 |
Maria Campa –Astronoma all’Osservatorio di Trieste | I principi isostatici. | 3/1929 |
Antonina Farina | Sugli estremi delle corde normali ad un ellissoide | 5/1929 |
Maria Cibrario – Docente universitaria a Torino e a Pavia | Teorema di Leibniz-Wilson sui numeri primi | 5/1929 |
Cornelia Formaggia | Risoluzione grafica del problema delle tre bisettrici | 3/1930 |
Non è un elenco molto numeroso ma, più che al dato statistico, dobbiamo pensare al suo significato socio-culturale.
Da una parte il tentativo di abbattere le barriere che limitavano il ruolo delle donne al di fuori del contesto familiare, dall’altro l’interesse per alcuni argomenti di matematica attuali e stimolanti.
A quei nomi e a quei titoli corrispondono docenti e ricercatrici desiderose di valorizzare e arricchire il proprio lavoro , condividendo i risultati dei loro studi, con l’entusiasmo di chi si sente libero di seguire i propri interessi e le proprie inclinazioni.
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