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Gli interminati spazi dell’infinito leopardiano

La lettura matematica del grande idillio di Giacomo Leopardi, la pluralità degli interminati spazi e i celesti confini degli infiniti.

Il presente lavoro prende spunto dalle modifiche lessicali che Giacomo Leopardi opera tra le varie versioni dell’idillio “L’Infinito”. Un evidente indizio, tra l’altro, della sua crescita culturale e intellettuale nel corso del lungo periodo che intercorre tra la prima e la quarta versione. Le modifiche che Egli apporta al testo del grande idillio sono oggetto di una lettura matematica interpretativa di alcuni dei passaggi più significativi. Si trova che le profondità del pensiero leopardiano, sintetizzate con mirabile maestria linguistica in questo famoso idillio, sono ben sondabili mediante concetti matematici che al loro apparire hanno rappresentato rilevanti rivoluzioni intellettuali. In particolare, la pluralizzazione dei concetti di geometria e di infinito in geometrie e infiniti.

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Autore

  • Nicola Fusco

    Nicola Fusco, laureato e dottore di ricerca in fisica, titoli conseguiti presso l'Universita' degli Studi di Salerno, insegna attualmente matematica e fisica nel Liceo Scientifico "Scacchi" di Bari.

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