La funzione ispettiva in Italia. Chi sono e a cosa servono gli ispettori del Ministero dell’Istruzione. La parte seconda del libro, L’Ispettore di Biagio Scognamiglio.
Le pagine 164-183
I poteri dell’ispettore e i principi ai quali l’attività ispettiva deve conformarsi, quali i principi di ufficialità, legalità, imparzialità, obiettività. I rapporti fra ispettore e soggetti da ispezionare. Il campo degli accertamenti più richiesti: l’accertamento delle capacità didattiche. L’accertamento di capacità direttive e la figura emergente del preside manager, che «certa letteratura si è ostinata negli anni più recenti a divulgare, come se la produttività scolastica potesse essere assimilata perfettamente a quella aziendale».
Le ispezioni attinenti ai conflitti fra organi collegiali. La vigilanza sull’andamento dei lavori di commissioni d’esame e l’utilità di tale vigilanza e dell’assistenza ispettiva sull’andamento dei lavori delle commissioni esaminatrici.
Gli ispettori agli esami di maturità, il piano nazionale di vigilanza e assistenza alle commissioni giudicatrici.
L’utilità della vigilanza ispettiva sull’andamento dei lavori delle commissioni esaminatrici sussiste comunque, dal momento che detta vigilanza consente, in genere, di prevenire o sanare vizi di forma che potrebbero invalidare le operazioni e condurre alla ripetizione di esse con danno per i candidati e per l’erario. Non è da sottovalutare, inoltre, il fatto che la presenza ispettiva può valere a sdrammatizzare, di per se stessa, purché non si ponga come prevaricatrice, situazioni di tensione latenti o palesi all’interno delle Commissioni visitate, a tutto vantaggio degli esaminandi.Biagio Scognamiglio, L’Ispettore, Sangermano Edizioni 1986
COMMENTS