Da la Lettura del Corriere della Sera del 4 dicembre 2022 una pagina di NO e in aggiunta altri NO della Scuola.
No alla guerra. No al terrorismo. No alla fame. No all’isolamento. No alla solitudine. No a chi non sorride mai. No alle sabbie mobili. No ai fiori recisi. No al rumore. No alla mafia. No alle strette di mano senza vigore. No ai letti vuoti. No ai poteri occulti. No alle stragi di Stato. No allo smog. No alla droga. No alla pena di morte. No allo spreco. No alla diseguaglianza. No alla speculazione. No al razzismo. No all’odio. No al sovranismo. No alla corruzione. No alle esondazioni. No ai palloni gonfiati. No ai crimini contro l’umanità. No alla pasta scotta. No alle scelte sbagliate. No al latte a lunga conservazione. No all’imposizione. No ai sandali con le calze. No ai musei chiusi. No alle zanzare. No alla noia. No alla paranoia. No ai mercenari. No ai consigli degli acquisti. No allo sfruttamento dei minori. No allo scioglimento dei ghiacciai. No alla retorica. No ai lacchè. No ai fiori finti. No all’arroganza. ….No all’inganno. No a chi non ha mai colpa di nulla. No alla disaggregazione giovanile. …No a chi ha sempre ragione. …No a chi è contro la cultura… No alla supponenza…No al fuoco amico. No all’ultima parola. No ai farmaci scaduti in Africa. No alla famiglia senza eredi…
I No della scuola ed altri in aggiunta.
No al sapere per pochi. No al numero chiuso. No al 6 politico. No alla scuola senza valore. No all’Invalsi certificatore di competenze. No alla Scuola dell’alta formazione dell’istruzione. No al commercio di crediti formativi. No alle prove Invalsi requisito per l’esame di Stato. No all’assenza di ispettori tecnici. No ai commissari di maturità su base territoriale. No ai dirigenti Invalsi nominati senza concorso. No ai dirigenti, scolastici e tecnici, più giuristi che docenti. No ai conflitti scuole-famiglie. No alla cancellazione degli organi collegiali. No al middle-management. No alle mani sulla scuola. No al caos normativo. No ai laureifici. No al campionato di scuola. … …
Ed altri ancora:
No alle statistiche raffazzonate. No al Preside manager. No ai tagli alle spese per la scuola. No alle morti di studenti sul lavoro. No alla sottovalutazione delle proteste studentesche. No alla svalutazione della professionalità docente. No ai pedagogisti improvvisati. No alla subordinazione del sapere all’economicismo. No all’asservimento degli organi di informazione a una politica scolastica appezzottata. … …
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