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Il racconto dell’esperienza di maturità scientifica 2020

L’elaborato di matematica e fisica al colloquio. Il racconto dell’esperienza dell’esame di maturità scientifica 2020. Opinioni a confronto.

L’esperienza decisamente singolare degli esami di Stato 2020 è alle ultime battute.

Un’esperienza tormentata ma ricca tanto da fare scuola. Tanto imprevista  da mettere a dura prova la professionalità dei docenti e dei presidi per farvi fronte. Tanto inaspettata da richiedere soluzioni ragionate ma pur sempre inesplorate. Tanto libera e legata all’autonomia della singola istituzione scolastica da motivare al confronto più ampio, collegiale e extraterritoriale. Tanto diversa, infine, dalle canoniche passate edizioni della maturità da riuscire veramente innovativa e spingere alla più seria e collettiva riflessione.

L’iniziativa che Matmedia ha messo in campo ha avuto più fasi. È partita col proposito di dare un sostegno all’interpretazione delle norme e sollecitare la condivisione di esempi per la costruzione delle tracce di elaborato da discutere in sede di colloquio. Successivamente è stata avviata la fase di raccolta di quelle assegnate e, ancora, di narrazione del lavoro svolto e di quanto abbia potuto giovare all’apprendimento.

Un primo e personale bilancio dell’esperienza, l’ha tratteggiato Fabrizia De Bernardi docente al liceo Peano- Pellico di Cuneo. Le fanno seguito ora le considerazioni dei proff. Laura Fusciani e Nicola Nigro del Liceo Morgagni di Roma diretto dalla D.S. prof.ssa Paola Gasperini.

Nicola Nigro:

Si è trattato di un lavoro, da parte mia, notevole, due giorni pieni per scegliere 25 temi di fisica non troppo difficili e che si prestassero ad un agevole ponte con altrettanti temi di matematica.

Il lavoro che ne è uscito fuori è stato formativo per me, avendomi dato molti spunti da utilizzare per la didattica corrente, dal prossimo anno.

Da parte dei ragazzi c’è stato un consistente impegno. Ho percepito in molti di loro un concreto interesse nello svolgere l’elaborato. Alcuni hanno anche approfondito ulteriormente, essendo in grado di rispondere a mie domande su argomenti non trattati nell’elaborato ma ai suoi confini. Una parte si è limitata a copiare un po’ dal testo di fisica un po’ dal testo di matematica.

Il mio lavoro è proseguito poi ogni pomeriggio d’esame per analizzare gli elaborati che sarebbero stati discussi dai candidati il giorno dopo. Per l’analisi degli elaborati sono state necessarie circa tre ore a pomeriggio. Complessivamente il lavoro ha preso cinque giorni pieni. In definitiva si è trattato di un lavoro, degli alunni e del docente, largamente positivo (sebbene non remunerato correttamente). Sarà difficile riprodurlo il prossimo anno in quanto gli argomenti ‘semplici’ sono stati già assegnati quest’anno e non è possibile scendere troppo nel dettaglio.

Auspico che il maggior lavoro cui i docenti di matematica e fisica del quinto anno di un liceo scientifico sono chiamati (da sempre) a svolgere, rispetto a qualunque altro collega di altre discipline, venga riconosciuto mediante una retribuzione aggiuntiva.

Laura Fusciani

La formulazione dell’elaborato  ha comportato un enorme lavoro per i docenti delle materie di indirizzo, nello specifico di matematica e fisica:

– condivisione con il Dipartimento per cercare di “capire” e poi “decidere ” come impostare delle richieste che non ponessero i ragazzi in difficoltà ma che potessero, invece, valorizzare le potenzialità di ciascun alunno;

– preparare tutte le richieste è stata una fatica, così l’invio telematico e il relativo ritorno da parte degli alunni;

– alcuni alunni hanno prodotto dei lavori approfonditi e personali, altri invece si sono limitati a copiare dai siti, dai libri di testo o a chiedere aiuto a docenti esterni come poi si è evidenziato nella discussione orale;

– il nostro lavoro  è proseguito poi nell’analisi (correzione) della struttura dell’elaborato, per formulare poi le domande durante la discussione orale;

– lavoro della segreteria per gli elaborati e stamparli, visto che i docenti, con i 500 euro di bonus, non possono acquistare stampanti e cartucce. Su questo punto si potrebbe aprire una enorme polemica;

– comunque nel complesso posso dire che questa tipologia di elaborati non ha valorizzato a livello di votazione gli studenti più preparati che, con la verifica scritta, sarebbero stati sicuramente più valorizzati evitando così  l’appiattimento che purtroppo si  è verificato.

Inoltre, la griglia valutativa indicata dal Ministero non evidenziava la vera valutazione dell’elaborato.

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