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L’intimidazione sociale dei numeri dell’Invalsi

Lo stile della Signorìa vuole sempre essere matematico. Ecco l’INVALSI che si affida all’intimidazione sociale dei numeri.

Fu John Ewing, noto matematico, già presidente dell’American Mathematical Society,  a parlare qualche anno fa di intimidazione sociale operata da un certo tipo di gestione delle rilevazioni e delle operazioni statistiche.

il concetto viene ripreso in alcuni interventi di questi giorni che mettono a fuoco la realtà dell’Invalsi italiano:

Qualche domanda, signori INVALSI, di Rossella Latempa e Renata Puleo

Roars: Dati INVALSI: “fotografia” o strumento di intimidazione matematica?

Vale anche la pena ricordare l’articolo:

Le prove Invalsi e la libertà d’insegnamento in pericolo di Carlo Scognamiglio

e l’auspicio espresso dall’Associazione Mathesis a conclusione del Congresso di novembre 2018 esplicitato nei seguenti tre punti:

a) le sue prove oltre a non essere secretate possano essere percepite importanti per l’attività didattica;

b) possano risultare strumento di riflessione e di miglioramento collettivo;

c) possano essere costruite in modo sempre più rispettoso della funzione che la legge attribuisce loro e essere più vicine alle aspettative di docenti, studenti, famiglie e scuole e interagire con esse.

L’auspicio è riportato sul sito della Mathesis insieme alla reazione dei dirigenti Invalsi che etichettarono, Demagogia miserabile, i rilievi mossi dalla presidenza Mathesis alle prove ed in particolare all’averle sottratte alla conoscenza e alla riflessione dei docenti.

 

 

Autore

  • Emilio Ambrisi

    Laureato in matematica, docente e preside e, per un quarto di secolo, ispettore ministeriale. Responsabile, per il settore della matematica e della fisica, della Struttura Tecnica del Ministero dell'Istruzione. Segretario, Vice-Presidente e Presidente Nazionale della Mathesis dal 1980 in poi e dal 2009 al 2019, direttore del Periodico di Matematiche.

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