Reuben Hersh è morto il 3 gennaio all’età di 92 anni. Era nat
o nel 1927.
La figura di Reuben Hersh si è imposta al grande pubblico con il libro L’esperienza matematica scritto in collaborazione con Philip J. Davis. Si tratta di uno dei libri di maggior successo a livello internazionale. Ricorre in ogni hit parade della bella letteratura matematica. Fu pubblicato nel 1981. L’edizione italiana è del 1985, presso le Edizioni di Comunità. Oggetto di più ristampe è stato seguito nel 1988 dalla pubblicazione, presso lo stesso editore, di “Il sogno di Cartesio” sempre in collaborazione con P. J. Davis.
Nel 1997 R. Hersh pubblicò What IsMathematics, Really? edito in Italia da Baldini Castoldi Delai nel 2001. Nella prefazione (dicembre 1996) scrisse:
«Quarant’anni fa facevo l’aiuto macchinista. Ancora non sapevo che la matematica sarebbe diventata la mia vita, quando mi capitò tra le mani Che cos’è la matematica?, il famoso classico scritto da Richard Courant e Herbert Robbins. [….] Divorai il libro entusiasta e stupito, ma, alla fine, mi ritrovai a chiedermi: «Ma che cos’è la matematica, veramente?»
La risposta di Reuben Hersh è sostanzialmente questa:
la matematica è una realtà storico- sociale.
«Non c’è bisogno di andare a cercare significati nascosti o definizioni della matematica al di là del suo significato culturale-storico-sociale. Essere storico-sociale è tutto ciò di cui la matematica ha bisogno per esistere. Lasciamo perdere i fondamenti, e le “realtà” immateriali e inumane».
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