Le matematiche disfide pro e contro l’abbinamento delle materie scientifiche. A Napoli Federico Cafiero contro Tullio Viola
La legge che realizzò la grande riforma della scuola media unica porta il numero 1859 e la data del 31.12.1962. A firmarla è il ministro Luigi Guy, ma la sua preparazione e definizione si deve in gran parte al suo predecessore: il casertano Giacinto Bosco. Una legge fondamentale per il Paese. Preceduta e seguita da una mobilitazione intellettuale e una partecipazione culturale senza precedenti. In particolare, il proposto abbinamento delle materie scientifiche originò discussioni, interdisciplinari, che si protrassero per anni.
Il 1965 fu un anno particolarmente vivace per il confronto pro e contro l’abbinamento.
La Mathesis si era espressa nettamente contro. Un manifesto, inviato al ministro, portava le firme di 637 docenti che giudicavano “l’abbinamento tra le due materie fatalmente e gravemente dannoso”.
Se ne discusse nelle Università e nelle Scuole del Paese. Anche a Napoli per iniziativa del presidente della sezione Mathesis – il prof. Carlo Ciliberto – e del Direttore dell’Istituto Matematico – il prof. Alfredo Franchetta.
A lato è riprodotta la lettera d’invito, ciclostilata, diramata dai due illustri matematici. L’incontro
“Sull’insegnamento delle materie scientifiche nella Scuola Media unica”
si svolse il 12 aprile 1965 in un’aula dell’Istituto di via Mezzocannone. Nella lettera d’invito si legge:
“L’introduzione al dibattito sarà svolta dal prof. Tullio Viola, ordinario di Matematiche Complementari nell’Università di Torino e presidente Nazionale della Mathesis. Il prof. Viola esporrà anche il proprio punto di vista in merito al problema dell’abbinamento degli insegnamenti della matematica e delle osservazioni scientifiche.
Contraddittore ufficiale sarà il prof. Federico Cafiero, ordinario di Analisi Matematica nell’Università di Napoli.”
Alla fine vinsero i “fusionisti” ( per dirla con de Finetti) e si arrivò ad una cattedra unitaria, ma solo nel 1977. Dodici anni! Nel 2004 comunque i matematici ci ripensarono. Chiesero e ottennero di nuovo la separazione: da una parte la matematica, dall’altra scienze e tecnologia. Durò poco. Dunque di nuovo l’abbinamento Matematica e Scienze che dal 1 settembre 2013 ancora regge [ Cfr. E. Ambrisi, I 120 anni della Mathesis, Aracne].
Il problema presenta un’indubbia analogia con le discussione attuali che investono la prova multidisciplinare della maturità scientifica.
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