Le app che risolvono gli esercizi di matematica sono a portata di smartphone, sempre fra le mani. Risolvono equazioni e integrali fornendo altresì passaggi algebrici e grafici.
Da alcuni anni sono disponibili diverse applicazioni per smartphone che risolvono equazioni di vario tipo. Tra queste, quella probabilmente di maggior successo è Photomath.
Photomath è una app per smartphone scaricabile gratuitamente per Android e IOS su Google Play o App Store. Lanciata nel 2014, nel corso degli anni ha avuto notevoli miglioramenti, ad esempio, anche riconoscere la calligrafia e fornire i passaggi necessari alla risoluzione dell’esercizio.
Oltre all’uso della fotocamera per acquisire l’equazione, Photomath permette di inserire gli esercizi tramite una calcolatrice scientifica e fornisce sia la soluzione algebrica che quella grafica.
Il successo di Photomath è indiscutibile:
l’applicazione è stata scaricata più di 100 milioni di volte. Rispetto alle altre app simili ha il vantaggio di poter vedere tutti i passaggi da fare per arrivare alla soluzione e di saper riconoscere anche una formula scritta a mano. Basta scansionare l’esercizio da svolgere e, in automatico, riconosce la scrittura e fornisce la soluzione dettagliando i passaggi necessari. L’abbiamo testato con un semplice integrale:
Vista la diffusione degli smartphone, le app come Photomath sono diventate strumenti usatissimi dagli studenti, ma hanno reso anche più gravoso il compito degli insegnanti di matematica: oltre a pensare gli esercizi devono anche fare sì che lo studente non imbrogli.
Premesso che se un esercizio si riesce a trovare con il motore di ricerca non varrebbe la pena di assegnarlo, ora con questo tipo di app imbrogliare è ancora più facile.
Questi programmi sono strumenti, come lo è una semplice calcolatrice.
Il problema sorge quando lo studente usa queste app senza che l’insegnante lo sappia, prendendosi il merito del lavoro dell’app. Il rischio più grosso è la dipendenza dalla app che lo studente può sviluppare, cioè non riuscire più a risolvere gli esercizi senza lo smartphone.
Accanto ai rischi però anche i vantaggi: come strumento può essere utile nella verifica della correttezza dell’esercizio assegnato. Nel caso di un errore, ad esempio, la disponibilità dei passaggi essenziali può facilitare la comprensione dell’errore stesso, in modo da non ripeterlo in futuro.
Un modo per evitare che gli studenti usino l’app nella maniera sbagliata potrebbe essere di chiedere in un esercizio qualcosa che la app non fa.
Magari delle attività che tramite il confronto con il risultato della app sviluppi nello studente un miglioramento nelle capacità di problem solving o procedimento strategico, così da trasformare Photomath in uno strumento utile da usare.
Secondo uno studio esposto nell’articolo: “Learning Algebra Using Augmented Reality A Preliminary Investigation on the Application of Photomath for Lower Secondary Education“, Photomath potrebbe contribuire a migliorare l’apprendimento della matematica e in particolare delle equazioni algebriche.
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