Riflessioni e aspettative nel panorama della scuola italiana di dieci anni fa. La partecipazione dei docenti ai progetti nazionali e alle giornate matematiche.
Nel 2012, con la pubblicazione delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione nonché delle Linee guida per il secondo biennio e quinto anno degli istituti tecnici, si completava il riordino dei cicli scolastici al quale fa riferimento l’attuale impianto organizzativo del nostro sistema scolastico.
La scuola secondaria superiore aveva un nuovo ordinamento già dall’anno precedente, con l’attuazione della riforma Gelmini. Le Indicazioni nazionali per i licei, emanate in prima stesura nel marzo 2010, avevano però suscitato perplessità e incertezza tra i docenti di matematica.
I traguardi di apprendimento non apparivano ben definiti, gli obiettivi specifici di apprendimento espressi in modo generico, il problema della valutazione non adeguatamente affrontato.
Rimaneva ancora l’esigenza di un Syllabus per l’esame di Stato.
Per quanto riguarda la matematica e il suo insegnamento nei licei, già da tempo giudicata una vera e propria emergenza formativa, la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica del MIUR aveva promosso due progetti nazionali, aventi Matmedia quale sito di riferimento, realizzati nel corso degli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012 :
- La prova scritta agli esami di stato di liceo scientifico: contenuti e valutazione
- Condivisione e accertamento delle conoscenze, abilità e competenze previste a conclusione dell’obbligo d’istruzione e del primo biennio dei nuovi licei, istituti tecnici e professionali.
Le attività venivano svolte nell’ambito di seminari di studio residenziali (solitamente uno al Nord e uno al Sud) per i gruppi di lavoro e “Giornate matematiche”, organizzate in varie città con la collaborazione degli USR, per la diffusione dei risultati e del materiale prodotto.
Le Giornate matematiche sono state organizzate ancora nel 2013, spesso coadiuvate dalle sezioni della Mathesis. [VEDI]
Sono state favorite anche iniziative «a distanza», informazioni in rete e forum interattivi.
Nei seminari di studio non venivano trattati particolari argomenti o metodologie. Si creava, piuttosto, un ambiente di studio e di ricerca tendente a valorizzare il lavoro dei docenti, consentendo loro di riflettere collettivamente sulle esperienze didattiche e di confrontarsi sui risultati.
Al di là delle finalità di carattere istituzionale (supportare le istituzioni scolastiche e i docenti nel delicato compito di rendere operative le Indicazioni nazionali e definire i traguardi di apprendimento) possiamo affermare che i due progetti hanno costituito un nuovo e interessante modello di formazione in servizio dei docenti ed hanno instaurato un clima collaborativo, di fiducia in se stessi, nei colleghi e, soprattutto, nelle Istituzioni.
Questo aspetto è stato spesso sottolineato dai docenti partecipanti, sia nelle mail di ringraziamento agli organizzatori, sia nelle relazioni consegnate ai Dirigenti scolatici.
Ecco alcuni commenti :
«L’esperienza, è opinione mia ed è la stessa degli altri presenti, è stata molto positiva e formativa. I gruppi hanno lavorato alacremente e non sono mancate le vivaci discussioni, a testimonianza del fatto che siamo tutti molti coinvolti dalle tematiche trattate.
Ciò che è stato molto gradito, infatti, dell’organizzazione del Seminario è il fatto che i docenti sono stati i veri protagonisti: nessuna noiosa e formale relazione accademica ha tolto spazio ai lavori di gruppo, come ahimè spesso accade» (Isabella Sacco, Napoli).
«I lavori sono stati davvero frenetici e ciò che mi ha colpito è stato il sereno clima di condivisione, confronto, scambio di esperienze ed il vedere tanto entusiasmo da parte di tutti, insomma come si suole dire “ci abbiamo creduto”.
Effettivamente il Ministero della Pubblica Istruzione ha dato l’impressione di voler interpellare la base, di ascoltare i diretti interessati prima di procedere verso nuove iniziative o cambiamenti. Penso che questa sia stata la molla che ci ha spinto ad impegnarci fino in fondo: la sensazione che finalmente potevamo dire la nostra senza essere ignorati» (Vincenzo La Rosa, Palermo).
I risultati dei due progetti sono stati presentati , con la partecipazione attiva dei docenti coinvolti, nel Convegno di Salerno (Nuovi scenari per la matematica, 28 -30 agosto 2012).
Molti riferimenti si trovano nel Periodico della Mathesis.
Lo stesso Congresso Nazionale dell’Associazione ( Didattica della matematica: idee ed esperienze a confronto – Rovigo 18-22 ottobre 2012), ne condivide lo spirito oltre a discuterne le finalità e i risultati.
Il primo progetto, analizzando le tracce delle prove d’esame più recenti, ha avviato una riflessione su ciò che è importante insegnare e apprendere e un confronto con gli obiettivi specifici di apprendimento suggeriti dalle Indicazioni nazionali.
Il progetto ha acquisito una notevole rilevanza e pregnanza nel momento in cui in esso confluirono due importanti iniziative già in vigore da alcuni anni finalizzati a migliorare gli apprendimenti in Matematica: l’indagine nazionale sui risultati della prova scritta di Matematica all’esame di Stato e l’esperienza di omogeneizzarne la valutazione sul territorio nazionale.
In particolare, per quanto riguarda l’ultimo obiettivo, la sperimentazione di una griglia condivisa a livello nazionale, elaborata dai gruppi di lavoro e diffusa tramite Matmedia, resta uno degli aspetti più originali del Progetto Nazionale per la Matematica.
Il secondo progetto prevedeva una lettura critica dei documenti ministeriali.
Attraverso l’interpretazione collettiva sono stati selezionati i risultati comuni a Indicazioni nazionali e Linee guida. Una lista di sedici curriculum focal point è stata presentata, nel corso del convegno di Salerno, dagli stessi docenti che avevano collaborato alla sua stesura.
Una “sfida affascinante”, si esprime in questi termini una delle docenti presente alla Giornata matematica di Arezzo, in un resoconto molto puntuale ed entusiasta.
Gli stessi elementi della lista sono esposti in modo suggestivo nella Galleria dei traguardi di apprendimento del biennio (scelta come icona del convegno): la Galleria dell’arciduca Leopoldo, opera del pittore fiammingo David Teniers il Giovane, trasformata in un’esposizione di argomenti matematici .
In seguito, per analogia, sarà anche predisposta una tavola delle conoscenze e competenze matematiche inerenti alla prova scritta agli esami finali di liceo scientifico, illustrata in un quadro molto noto del pittore olandese Piet Mondrian.
Nel corso del Convegno di Salerno è stato presentato anche il terzo progetto promosso dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici “Il Problem posing & solving per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida per i nuovi licei, istituti tecnici e professionali” centrato sulle attività di modellizzazione e sull’innovazione tecnologica.
Il progetto è tuttora attivo con il contributo dell’AICA, del CNR, Confindustria, dell’Università e del Politecnico di Torino :
L’anno 2012 è ricordato anche per il primo ciclo di Tirocinio formativo attivo (TFA).
il TFA aveva sostituito le scuole biennali di specializzazione nella preparazione e abilitazione dei futuri docenti. Il bando risale all’anno precedente, ad opera della ministra Mariastella Gelmini, sostituita poi da Francesco Profumo dopo la nota crisi di governo. Di fatto fu attuato nell’anno accademico 2012-2013, dopo accese discussioni che investirono il basso numero di ammessi e i test utilizzati nel luglio 2012 per l’ammissione dei candidati.
Il problema della formazione in ingresso dei docenti è ancora molto attuale, come lo è il dibattito sugli obiettivi di apprendimento, sulla valutazione e sulla struttura dell’Esame di Stato.
Tre problemi che naturalmente sono strettamente legati tra di loro e su cui si continuerà a discutere e a confrontarsi. Ritorneranno anche l’entusiasmo e lo spirito collaborativo di dieci anni fa?
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