Alain Badiou, La vera vita. Appello alla corruzione dei giovani, 2016 (La vraie vie, Librarie Arthème Fayard, 2016)
Premessa
Matmedia è un laboratorio di idee in fermento. Prende posizione contro un deleterio ritardo che affligge la cultura. Intende contrastarlo introducendo elementi all’altezza di ogni serio dibattito. Perciò, ad esempio, Emilio Ambrisi richiama l’attenzione su Alain Badiou, considerato il più importante filosofo contemporaneo, eppure quasi del tutto ignorato dai nostri intellettuali.
Di lui Emilio Ambrisi ci ricorda l’Elogio delle matematiche. Nel sistema filosofico di questo eccezionale pensatore la struttura portante è la teoria degli insiemi. Il primo capitolo dell’opera sua opera fondamentale, L’essere e l’evento, si intitola L’essere: molteplice e vuoto. Platone/Cantor. L’intera storia della filosofia viene rifondata matematicamente.
Recensione
Badiou si pone come il nuovo Socrate. Nella platonica Apologia di Socrate l’antico filosofo greco si difende dall’accusa di corrompere la gioventù. Corrotta è invece la società, che esige la morte del pensiero critico.
L’appello di Badiou si articola in tre capitoli: 1) Essere giovani, oggi: senso e non senso; 2) A proposito del divenire contemporaneo dei ragazzi; 3) A proposito del divenire contemporaneo delle ragazze.
Capitolo primo
Sesso, soldi, potere: questa la trilogia della corruzione. È proprio da questa trilogia che il filosofo intende distogliere la gioventù, orientandola verso la vera vita. La gioventù è minacciata da due nemici interiori che la sviano: da una parte il piacere dell’istante, dall’altra la passione per il successo. Badiou introduce in proposito diversi riferimenti letterari e ricorda in particolare Rimbaud.
Un tempo la gioventù era sottoposta al rito dell’iniziazione alla vita adulta. Oggi non più. La saggezza degli anziani non viene più riconosciuta. L’età adulta tende a confondersi con l’età giovanile. Si diffonde il giovanilismo come forma di una “adolescenza infinita”. È il consumismo ad accomunare giovani e adulti. Il capitalismo non è in crisi, si espande e si consolida, detta le sue norme alla società.
Contro questa devianza della società i giovani sono chiamati a un’anabasi:
“Oggi, poiché ne ha la libertà e la possibilità, la giovinezza non è più incatenata dalla tradizione. Ma che cosa farsene di questa libertà, di questa nuova erranza? Bisogna scoprire ciò di cui si è capaci, per quel che riguarda una vera vita creatrice e intensa, bisogna risalire verso la propria capacità. Lì sarete pronti per la nuova simbolizzazione egualitaria.”
Capitolo secondo
Badiou si richiama a Freud. Focalizza il rapporto dei figli coi padri. Rapporto che alla luce della psicoanalisi si evolve in tre stadi: aggressività iniziale; sottomissione alla legge; amore condiviso (l’amore condiviso è lo stadio del cristianesimo primitivo). Oggi questi tre stadi assumono una diversa fisionomia. La figura del padre è sbiadita e l’aggressività giovanile diventa fine a se stessa. La sottomissione alla legge è sostituita dall’asservimento al mercato. Dall’ascensione del figlio si passa alla discesa del padre.
Restano per i figli le tre prospettive del corpo pervertito, del corpo sacrificato e del corpo meritevole. Emblema del corpo pervertito è il tatuaggio come segnale dell’assenza di un vero e proprio soggetto, dal che discende una “sessualità asoggettiva”, culminante nello stupro di gruppo. Il corpo sacrificato è quello del terrorista che cerca la propria redenzione nel martirio. Il corpo meritevole si orienta verso il carrierismo.
Rimedio al corpo pervertito è l’amore. Rimedio al corpo sacrificato è una politica che si allontani dal potere e rimedio al corpo meritevole è il disinteresse così inteso:
“Contro il corpo meritevole, che utilizza il sapere, la conoscenza, per meglio disporsi alla carriera, la risorsa del soggetto sta nella gratuità della vera invenzione intellettuale, nelle gioie gratuite della scienza e dell’arte, nell’insubordinazione dell’idea all’universo monetario della tecnica.”
Capitolo terzo
Nel mondo antico la ragazza era destinata semplicemente al matrimonio. Nel mondo moderno, a partire dalla rivolta femminista, la ragazza aspira a sottrarsi alla dipendenza dalla figura maschile. Mentre i figli restano in una situazione di puerilità, senza divenire mai adulti, le figlie rischiano di essere divenute adulte già da ragazze. Fra ragazza e donna non v’è più differenza.
Nella realtà odierna l’imperativo sociopolitico vuole imporre il vivere senza Idea. Questa alienazione, mentre nei ragazzi si manifesta come “eterna adolescenza consumatrice”, nelle ragazze si manifesta come un “divenire-donna prematuro”. Assistiamo a una sparizione della ragazza. Subentrano quattro figure della femminilità: Domestica, Seduttrice, Innamorata, santa.
Sono figure distinte, eppure ciascuna di esse può trasformarsi in quella adiacente. La Domestica può passare dal ruolo di madre fedele a quello di pericolosa Seduttrice. La Seduttrice può diventare Innamorata. L’Innamorata può sublimarsi in Dio. A questo punto dallo slancio mistico riemerge la figura materna nel riattivarsi del processo circolare. Badiou dimostra inoltre che ciascuna delle figure reca in sé una scissione. Alla logica dell’Uno del potere maschile si contrappone la logica del Due femminile.
Sennonché il capitalismo pretende oggi che la donna passi dal Due femminile all’Uno maschile:
“Il capitalismo contemporaneo chiede, e finirà per esigere, che le donne prendano su di sé la forma nuova dell’Uno che questo capitalismo vuol sostituire all’Uno del potere simbolico, che esso vuole sostituire al potere legittimo e religioso del Nome del Padre. Ossia, l’Uno dell’individualismo consumistico e concorrenziale.”
Conclusione
Il quadro delineato nei tre capitoli è razionalmente pessimistico. Tuttavia Badiou nutre sentimentalmente una fiducia utopistica nell’avvenire. A ciò lo incoraggia la donna:
“Concretamente: che cos’è una donna che s’impegna nella politica d’emancipazione? Che cos’è una donna artista, musicista, pittrice, poeta? E una donna geniale in matematica e in fisica? Che cos’è una donna corresponsabile nel pensiero e nell’azione, e non già divinità oscura, di una passione amorosa? Che cos’è una donna filosofa?”
Sono domande che suggeriscono una risposta positiva. Che cos’è una donna? La donna è colei che indica la via verso la vera vita. Sarà la donna a salvare la giovinezza:
“Non so quel che le donne inventeranno nel passaggio in cui ora si trovano. Nutro in loro la massima fiducia. Quel di cui mi sento certo, senza neppure sapere a fondo perché, è che inventeranno una nuova ragazza.”
Saranno le ragazze a creare il nuovo mondo.
Osservazioni
In questo appello ai giovani si fondono realismo e utopia. In ciò consistono il crisma e il carisma dell’autentico filosofo. La visione del mondo delineata in questo appello ai giovani spinge a profonde riflessioni. Nella realtà quotidiana vediamo emergere da tempo fenomeni inquietanti.
Bande minorili ora si scontrano fra loro, ora infieriscono vigliaccamente su soggetti deboli e disabili, vantandosi dell’impunità loro accordata. Adolescenti si danno alla tossicodipendenza o alla disinibita sessualità esercitata con violenza anche in gruppo. I graffiti che deturpano le città e i corpi tatuati sono segnali di un ritorno alle epoche primordiali.
Intanto nel mondo adulto non mancano esempi di corruzione anche in politica oltre che nelle organizzazioni
criminali. La scuola viene sempre più indirizzata a un addestramento rivolto al profitto a danno di un’autentica crescita umana. Nel mondo operaio si ripetono con cadenza quotidiana le morti sul lavoro. Si ripropone quotidianamente il femminicidio. Gli organi di informazione ostentano intenzioni critiche per lo più prive di ricadute costruttive. La distrazione è la regola.
Tutto ciò esige di essere ripensato alla luce della diagnosi di Badiou.
Nota biografica
Alain Badiou (1937 – ) è Professore emerito presso l’école normale supérieure – Paris. Impegnato in politica, è entrato abitualmente in polemica con altri noti intellettuali. Il suo pensiero è influenzato soprattutto da Platone, Marx, Freud, Lacan. In lui si fondono originalmente filosofia e matematica. Fondamentale la sua opera L’Être et l’événément che risale al 1988. In essa sostiene che l’essere, risolvendosi in molteplicità, va compreso mediante la teoria degli insiemi. A questo primo tomo ha fatto seguito Logiques des mondes del 2006. Un autore così importante merita di essere studiato e portato a conoscenza dei giovani.
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