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Matematica e Fisica degli Esami di Stato

Osservazioni a margine del Report 2021 sull’elaborato di Matematica e Fisica degli Esami di Stato conclusivi del liceo scientifico.

1. Un’esperienza sempre disponibile di studio e di vita

Sul sito di Matmedia resta a disposizione dei docenti, oltre alle tante altre  risorse didattiche, questo Report 2021, da confrontare anche col Report 2020 per rendersi conto dell’interessante work in progress relativo all’elaborato di Matematica e Fisica. E non solo nell’imminenza dell’Esame di Stato. Il resoconto della significativa esperienza biennale può dare impulso a personali elaborazioni nel corso dell’intero anno scolastico.

2. L’esperienza storica di un gruppo di educatrici

Il Report 2021 è opera di un team composto da due dirigenti scolastiche e tre professoresse coordinate da un’ispettrice. Sei donne fra le tante che onorano la nostra scuola si sono particolarmente distinte per aver saputo armonizzare i diversi ruoli rivestiti e le diverse funzioni espletate in una preziosa sinergia. Il presente intervento è inteso a sottolineare che il loro contributo è particolarmente degno di essere apprezzato. Le componenti del team evidenziano all’inizio che l’elaborato di Matematica e Fisica “è oramai parte della storia della nostra scuola” come “esperienza” significativa. Parole di uso comune come “storia” ed  “esperienza” vanno qui recuperate nel loro significato etimologico e sondate nella loro profondità. La storia è appunto l’esperienza di chi è proteso ad acquisire il sapere mediante una continua ricerca. Alla fine si sa per aver visto con chiarezza ciò che prima dell’esplorazione era ignoto o confuso.

3. Il valore sia didattico che etico dell’elaborato

L’elaborato è da giudicare come “una novità di grande valore didattico sia per i docenti che per gli studenti”. Partecipando alla ricognizione delle discipline (in questo caso Matematica e Fisica, ma ciò dovrebbe valere per ogni altra disciplina), gli studenti non sono soli  e non sono soli i docenti.  Il segreto della didattica vincente è il “coinvolgimento”, che assicura un vissuto esistenziale positivo perché condiviso. Non si tratta solo di apprendere. Si tratta anche e soprattutto di dare un senso al proprio essere. Questo valore filosofico inerente al lavoro di gruppo, che in genere non viene esplicitato, è stato ben messo in rilievo nel rapporto in discorso. Possiamo dire a proposito dell’elaborato che è stato il prodotto di un lavoro di squadra effettuato in perfetta sintonia. Quando ciò accade, sentimenti di rispetto e apprezzamento reciproci caratterizzano i rapporti interpersonali dei componenti.

4. Dalla motivazione alla gioia

Altra parola chiave è “motivazione”. Dai docenti come dagli studenti è stato avvertito un impulso interiore come percezione di un pulsare dei cuori all’unisono in una rafforzata assunzione di comune responsabilità. Questa dimensione etica viene in genere associata a una serietà che sfocia al massimo nella soddisfazione per il dovere compiuto. Personalmente andrei oltre e parlerei non di soddisfazione, ma di gioia. La parola gioia mi risulta raramente usata nei discorsi sui processi di insegnamento-apprendimento, credo però che sia la più adatta ad esprimere il sentimento di un team impegnato in un lavoro creativo come quello dell’elaborato. La “sconfitta dell’isolamento” nel dare “sostanza e valore all’agire collegiale” è stata fonte di un sentimento gioioso che immaginiamo persistente oltre il tempo scolastico.

5. La serietà del gioco nel lavoro di gruppo

Divide et impera è l’imperativo di ogni intento antidemocratico in democrazia. Purtroppo lo si può riscontrare operante anche nella realtà educativa. In tal caso si va verso l’isolamento dell’individuo da giudicare come imputato. Questo andazzo comporta nel soggetto un aumento di frustrazione tale da poter sfociare nella sfiducia oppure nel rifiuto e nella rivolta. A questa desolante tendenza si contrappone l’elogio del gioco seriamente inteso come convergenza dei singoli verso un risultato condiviso. Scrive un giornalista sportivo:

“È l’armonia dei movimenti, degli intenti, delle volontà alla base di un risultato strabiliante, credere che ragionare di squadra può rendere il singolo eccezionale. L’uno che trova la forza nel tutto e non il contrario.”

S’intende che lo scopo da perseguire deve essere costruttivo, come avviene  nel caso dell’elaborato in discorso, ove non v’è antagonismo contro un avversario come nello sport, ma condivisione dell’impegno per appropriarsi dei contenuti disciplinari.

6. Gli aspetti tecnici dell’elaborato

 Il Report 2021 mette altresì in rilievo gli aspetti tecnici che la creazione dell’elaborato comporta, fra i quali risaltano l’interdisciplinarità, le competenze trasversali, lo stile della presentazione, elementi presi in considerazione ai fini dei giudizi sui candidati.  Di qui la possibilità di un modo di valutare che istituzioni scollegate dalla scuola vivente contrastano, incapaci di comprendere che in tal modo l’esame “non è stato un momento a sé, ma il prolungamento dell’attività didattica”. La valutazione così effettuata non è rimasta priva di verifica: risulta infatti dalle relazioni dei presidenti delle commissioni d’esame che si è rivelata valida quanto ad  attendibilità anche con riguardo ai requisiti desumibili dalle Indicazioni Nazionali.

7. Necessità di un raccordo fra livello ministeriale e livello territoriale

Tuttavia il Report 2021 non nasconde che l’esperienza dell’elaborato richiederà in prospettiva una nuova sintonia fra l’operato scolastico sul territorio e le attese a livello nazionale concernenti i risultati in termini di apprendimento. Si palesa quindi con tutta evidenza il carattere politico rivestito dall’intera questione nel riportarci di fronte al problema del rapporto fra centralismo e decentramento. Problema storicamente formidabile, dal momento che si tratta di conciliare le tendenze autonome ai diversi livelli territoriali con l’esigenza di unitarietà inerente allo Stato. Affrontarlo e risolverlo compete a un Ministero dell’Istruzione che si risolva a perseguire con tutto il suo personale un obiettivo comune:

“Puntare, pur nella diversità delle formulazioni, all’omogeneità degli argomenti e dei livelli di conoscenze e competenze.”

Usato troppo spesso a sproposito da sedicenti mentori della docimologia che lo svellono dal contesto, il termine “competenze” acquista qui il suo vero valore, collegato com’è a “conoscenze”, senza le quali rimane un mero flatus vocis.

8. Il contributo di Matmedia a una nuova concezione delle prove d’esame

Facendo seguito a quanto già documentato nel Report 2020, Matmedia con questo suo Report 2021 continua a dare un contributo di assoluto rilievo  per il raggiungimento del suddetto obiettivo:

“L’iniziativa che Matmedia ha messo in campo ha avuto più fasi. È partita col proposito di contribuire all’interpretazione delle disposizioni generali; ha poi sollecitato la costruzione di esempi delle tracce di elaborato e li ha condivisi in rete; successivamente ha avviato la fase di raccolta di quelle assegnate  e di presentazione anche di alcuni dei lavori svolti dagli studenti.”

Il sito di Matmedia è diventato così un punto di confronto per i docenti. Confronto che non si è limitato a investire la loro professionalità, ma ha consentito di valorizzare le loro personalità.

9. La dimensione esistenziale dell’esperienza e le sue implicazioni

Nell’esperienza virtuale si sono sublimate le dimensioni delle esistenze. Dall’incontro di solitudini è scaturita la necessità di essere solidali. Lo attestano non solo le visite e le letture registrate in un dato arco temporale, ma anche gli esiti di una apposita rilevazione, che ha ottenuto dai dirigenti scolastici la conferma del verificarsi di quanto auspicato: la rinnovata motivazione dei docenti allo studio e al confronto coi colleghi sia nella propria sede che in interscambio con altre realtà scolastiche. È da auspicare in prospettiva che ciò possa favorire utili intese fra istituti dislocati in sempre più ampi spazi territoriali.

10. Valori didattici dei contenuti disciplinari

Nel Report 2021 sono disponibili il questionario per il punto di vista dei dirigenti scolastici con la lettera di accompagnamento e la sintesi delle risposte, le tracce proposte e assegnate per la sessione d’esame con schede sintetiche in cui sono illustrate le loro caratteristiche, le tabelle per la consultazione rapida dei  contenuti proposti per la Matematica e per la Fisica e i relativi dettagli, le schede sintetiche degli elaborati, i contenuti di Matematica, i contenuti di Fisica e altro ancora, non  esclusa la multidisciplinarità. Si tratta quindi di un materiale prezioso, che dovrebbe indurre il Ministero dell’Istruzione a favorire forme di raccordo fra le prove dell’Esame di Stato e le esperienze didattiche sul territorio. E non solo per quanto riguarda Matematica e Fisica. Tutte le discipline possono seguire l’esempio di questa sperimentazione avanguardistica che il Report 2021 documenta.

11. Contro uno spreco del tempo che mortifica vitali risorse umane

L’iniziativa di Matmedia va considerata come una messa in evidenza delle potenzialità che la scuola militante è in grado di esprimere. Potenzialità attualmente non favorite, ma ignorate o sottovalutate e conculcate. Ciò a causa di  decisioni assunte ai superiori livelli per scopi estranei alle reali esigenze pedagogiche. Viene ignorato l’apporto delle scienze umane alle problematiche dell’insegnamento-apprendimento, benché documentato da una letteratura di ampio respiro stratificata nel tempo in campo internazionale. Rispetto ad essa nelle cosiddette alte sfere si è in colpevole ritardo.

Si cerca di imporre lo studio per i test a scapito delle  discipline di studio. Sennonché i risultati dei test non misurano né valutano conoscenze e competenze in situazione. Misurano e valutano  esclusivamente la capacità di risolvere i test stessi in un contesto artificiale. Proviamo a immaginare docenti e studenti che, invece di realizzarsi nell’impegno profuso per l’elaborato, avessero sperperato il loro tempo nell’esercitarsi a risolvere test. Il patrimonio esperienziale ed esistenziale che si è cercato di evidenziare con queste osservazioni ne sarebbe rimasto penosamente mortificato.

12. Il futuro della pedagogia

Con questo modo di intendere l’elaborazione dei contenuti disciplinari siamo di fronte a una forma di apprendimento cooperativo che si rifà al Cooperative Learning  ovvero Learning Together  dei  docenti universitari David e Robert Johnson dell’Università del Minnesota.  La loro proposta di “apprendere insieme”  coinvolge studenti e insegnanti. L’efficacia del metodo è stata testata e avallata sperimentalmente. Non si può non essere lieti nel constatare che le pratiche educative documentate su Matmedia godono di una scientificità dall’ampio respiro internazionale. Siamo al di là di ogni attardato provincialismo nostrano. L’elaborato come proposto dalle nostre sei benemerite professioniste diventa così un passaporto per il mondo.

Autore

  • Biagio Scognamiglio

    Biagio Scognamiglio (Messina 1943). Allievo di Salvatore Battaglia e Vittorio Russo. Già docente di Latino e Greco e Italiano e Latino nei Licei, poi Dirigente Superiore per i Servizi Ispettivi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ha pubblicato fra l’altro L’Ispettore. Problemi di cambiamento e verifica dell’attività educativa.

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