Un decreto del Governo pronto per eliminare l’inconcepibile requisito.
La notizia la riporta Corrado Zunino (La Repubblica, 31 luglio) :
«L’Invalsi ancora ridimensionato dal governo. Su spinta del Movimento 5 Stelle, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha accettato di inserire nello schema di decreto legge sulla scuola che sarà portato in Consiglio dei ministri (oggi o il 9 agosto) due novità sui test che fotografano lo stato di preparazione dei nostri studenti».
Le due novità riguarderebbero l’eliminazione della obbligatorietà delle prove per essere ammessi a sostenere gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo dell’istruzione. Una obbligatorietà ingiustificata ma prescritta dal DLgs 62/2017.
Un atto governativo dovuto e intelligente
Un atto che frena le deviazioni “invalsiche” (termine coniato da Biagio Scognamiglio) ma che andrebbe però proseguito e rafforzato provvedendo a quelle trasformazioni dell’Istituto utili ad assicurare al sistema scolastico italiano il controllo e la comparazione degli apprendimenti realizzati nelle scuole, autonome, del territorio nazionale.
Nel frattempo l’lnvalsi, mostrandosi capace di responsabile ravvedimento, potrebbe annunciare la pubblicazione integrale, ad inizio d’anno scolastico, delle prove utilizzate per effettuare le sue fotografie perchè tutte le istituzioni scolastiche ne siano messe a conoscenza.
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