Pensieri di Albert Einstein scelti da Bruno de Finetti. Pensieri sulla scienza e sull’umanità. Sprazzi di luce sui quali soffermarsi a riflettere.

Albert Einstein (1879 – 1955)
«Conoscere a fondo tute le scoperte e le teorie dovute ad Einstein sarebbe impresa immane per chiunque. Eppure ciò non basterebbe a conoscere appieno la personalità dello scienziato e dell’uomo, se non ci si soffermasse a riflettere su certi sprazzi illuminanti che solo permettono di penetrare nelle radici che affondano nell’inconscio e producono i frutti appariscenti».
Lo scrive Bruno de Finetti nel fascicolo 3-4/1974 del Periodico di Matematiche. Gli sprazzi che de Finetti sceglie per sottoporli alla riflessione collettiva li prende dal volume Albert Einstein, scienziato e filosofo, Einaudi 1958. Il libro è la traduzione di Albert Einstein: Philosopher-Scientist edito da The Library of Living Philosophers nel 1949. The Library of Living Philosophers è l’istituzione fondata nel 1938 che persegue, tutt’oggi, la missione di pubblicare a intervalli più o meno regolari un volume su ognuno dei maggiori filosofi viventi insieme alle interpretazioni che altri danno del suo pensiero. Per il 2017 ha scelto Umberto Eco e pubblicato The Philosophy of Umberto Eco.
Il volune su Einstein del 1949 è costituito da un’autobiografia di Einstein, dai saggi di 25 autori su aspetti della sua opera e da una replica dello stesso Einstein. I pensieri selezionati da de Finetti sono riportati di seguito e per ciascuno è indicato il saggio da cui è tratto. I titoli sono di B. de Finetti.
Pensieri sulla scienza
Ciò che è incomprensibile
Il desiderio di comprendere
La logica, da sola, non dà nulla
Le fossilizzazioni che sbarrano la strada
La via del progresso scientifico resta allora sbarrata da tali errori per lungo tempo. Non è quindi gioco inutile abituarsi ad analizzare le nozioni correnti e a mettere in evidenza le condizioni da cui dipende la loro giustificazione e utilità, e il modo in cui si sono affermate soprttutto in base ai dati dell’esperienza. Così la loro esagerata utilità s’infrange. Ed esse vengono rimosse, se non possono dimostrare adeguatamente la loro utilità; corrette, se la loro corrispondenza con le cose era stata stabilita con troppa imprecisione; sostituite con altre, se possiamo sviluppare un nuovo sistema che per buone ragioni sia preferibile.da Max Born: Le teorie statistiche di Einstein
Pensieri sull’umanità
Non dimenticatelo!
Al riguardo Bruno de Finetti commenta: Tanto più ciò deve valere, evidentemente, per chi di scienza si occupa nell’insegnamento, facendone strumento educativo!
Benedizione, non maledizione…
Imperativo per gli intellettuali: illuminare!
La pace
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