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Speriamo che si tratti di una svista

Speriamo che si tratti di una svista

Finalmente, dopo sei anni dall’entrata in vigore del “Riordino Gelmini”, il nuovo Regolamento delle Classi di Concorso, necessario per disciplinare l’accesso agli insegnamenti previsti dal nuovo assetto ordinamentale, è diventato operativo. Sorprende, quindi, che la deputata Maria Grazia Rocchi, relatrice del provvedimento, dica che avrebbe preferito affrontare con più calma la stesura del Regolamento.

Molti insegnanti, infatti, ritengono che il Regolamento avrebbe dovuto seguire immediatamente il provvedimento di Riordino, ed attribuiscono tale imbarazzante ritardo alla scarsa attenzione ai problemi dell’istruzione, rivolta dai governi che si sono succeduti dal 2010.

D’altra parte è opportuno ricordare che la mancanza del Regolamento, già previsto legge 133 del 8/08/2008, ha determinato situazioni problematiche in relazione agli organici, dando luogo ad un notevole contenzioso amministrativo dagli esiti quasi sempre sfavorevoli all’amministrazione.

Ma veniamo al merito. Il nuovo Regolamento delle Classi di Concorso è un provvedimento molto importante dal punto di vista culturale, poiché delinea la preparazione richiesta agli insegnanti nei vari indirizzi della scuola secondaria. Ed è certamente un provvedimento molto complesso, per il quale sono già stati segnalati numerosi presunti errori.

Nei righi che seguono ci si limita ad evidenziare alcuni aspetti che potrebbero essere oggetto di riflessioni più approfondite, riguardo all’insegnamento della Matematica e della Fisica.

  1. La possibilità da parte dei laureati in Ingegneria di accedere all’insegnamento di Matematica e Scienze nella secondaria di primo grado. Si tratta di una questione già ampiamente, ma forse non abbastanza, dibattuta.
  2. La riduzione degli insegnamenti imposti alla classe A-26 “Matematica”, ex 47/A. Infatti, nella tabella A allegata al nuovo Regolamento, Matematica, classe A-26, viene indicata come “ad esaurimento” nella maggior parte delle classi dei Licei; mentre lo stesso insegnamento è inserito tra quelli previsti per la classe A-27, ex 49/A – Matematica e Fisica, e per la classe A-47, ex 48/A – Scienze Matematiche applicate. Queste nuove associazioni lasciano pensare alla volontà di unificare, sopratutto nei licei scientifici, gli insegnamenti di Matematica e Fisica.
  3. La possibilità per i laureati in Fisica, Architettura, Ingegneria, Scienze geofisiche, Scienze della navigazione di accedere all’insegnamento di Fisica nei licei scientifici opzione Scienze applicate.
  4. La possibilità per i laureati in Discipline economiche, Architettura, Ingegneria, Scienze    statistiche di accedere all’insegnamento di Matematica nei licei scientifici opzione Scienze applicate.

Su quest’ultima possibilità occorre riflettere a fondo, confrontando i percorsi formativi previsti da questi corsi di laurea con le Indicazioni Nazionali per il liceo scientifico opzione scienze applicate. In verità la tabella A, prevede che anche i laureati in Sociologia possano accedere all’insegnamento di Matematica nei licei scientifici opzione Scienze applicate, ma solo se la laurea è stata conseguita entro il 1982.

Si tratta quindi di una situazione marginale, tuttavia ….. speriamo che si tratti di una svista!

Autore: Franco Laudano

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