La nuova metafora dovrebbe rispecchiare una pretesa di scientificità.
Era il 7 maggio del 2018 e su https://www.ilfatto quotidiano.it si poteva leggere questa critica all’Invalsi evidenziata dal maestro e giornalista Alex Corlazzoli: “Le prove non possono misurare tutto. Ci sono competenze importanti – ad esempio quelle di comunicazione verbale e scritta, affettive e relazionali – che non sono valutabili con una prova standardizzata ma solo attraverso il contatto quotidiano che l’insegnante ha con i suoi allievi. Per questo le prove Invalsi non possono valutare globalmente uno studente né possono monitorarne e guidarne – come fa invece la valutazione degli insegnanti – il processo di apprendimento tenendo conto di tutte le variabili che inevitabilmente sfuggono alla valutazione standardizzata”.
Di qui il titolo redazionale dell’articolo citato: “Anche Invalsi ammette che il test non serve a nulla”. Infatti una così catastrofica valutazione dell’Invalsi (come oggetto) era una valutazione dell’Invalsi (come soggetto) su se stesso. Più di recente, per evitare che si ammetta che il test non serve a nulla, come ammesso in precedenza dallo stesso Invalsi, è entrata in voga in seno all’Invalsi la metafora della radiografia.
Essendo subentrata alla pretesa della “valutazione” di risultati scolastici la pretesa di “misurazione” degli stessi, la nuova metafora dovrebbe rispecchiare una pretesa di scientificità. Per avallare tale pretesa, si ricorre a una figura retorica. Peccato che nella fattispecie sia una brutta figura.
Infatti il ramo radiologico non è affatto esente da errori anche di allarmante gravità, come risulta exempli gratia dal saggio reperibile in rete Tipologie di errori diagnostici in radiologia di Antonio Pinto e Luigia Romano della Unità Operativa a Struttura Complessa di Radiologia Generale e di Pronto Soccorso, Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”, Napoli. Così recita infatti l’abstract del saggio citato: “Radiology is one of the medical branches most liable to claims of medical negligence. Radiological errors can be divided into three main categories: perceptual, cognitive and system errors. The etiology of radiological error is multi-factorial. This article describes the types of errors in radiology, with a specific focus on diagnostics mistakes, which are the most common cause of litigation in this field. Every radiologist should understand the causes of error in diagnostic radiology, as well as the elements of negligence that form the basis of malpractice litigation”.
L’eziologia degli errori radiologici è dunque multifattoriale, contemplando errori percettivi, cognitivi e di sistema: di qui le pesanti responsabilità incombenti sul personale medico, tenuto com’è a tutelare la salute dei pazienti. L’Invalsi che si vanta di fare radiografie è proprio così sicuro di non mettere a repentaglio la salute della scuola? Mentre ‘o miedeco sturéa, ‘o malato se ne more!
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