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Il test SAT 1

Studi secondari e accesso alle Università negli U.S.A

 Il SAT 1

Gli studenti delle scuole superiori degli Stati Uniti per iscriversi all’università devono superare un test denominato SAT 1 (Standard Advanced Test) preparato per l’intero territorio degli USA dal The College Board.
Il SAT 1 contiene domande su due ambiti disciplinari: la lingua e la matematica. Sono le due discipline la cui conoscenza è ritenuta essenziale per la prosecuzione degli studi all’università.  Una essenzialità non solo dichiarata, come è un po’ dappertutto nel mondo, ma praticata.
Il test contiene  quesiti che ammettono una sola risposta e risulta dunque gestibile in forma automatizzata. Così è stato fino a quest’anno.

Dal prossimo anno 2005, però, il test prevederà l’accertamento della lingua anche attraverso una composizione scritta, qualcosa di molto simile a quel che avviene in Italia nell’esame di stato conclusivo della scuola superiore. Ciò comporterà che la correzione e la valutazione non potranno più essere affidate esclusivamente al computer, come è stato finora, ma dovranno essere affidate anche a commissioni di docenti.
Per la preparazione al SAT 1 esiste un’intensa e programmata attività svolta dal College Board che fornisce anche guide che indicano ciò che è essenziale conoscere e  gli esempi e le illustrazioni delle tecniche e strategie per affrontare la prova.

 Il tempo

Per i giovani che si sottopongono al test, quello che è importante è il tempo. In tutto tre ore a disposizione per rispondere ad una discreta quantità di domande distribuite in sette sezioni. Tre per la lingua, tre per la matematica, una trasversale. I tempi di ciascuna sezione sono ben fissati e controllati.

Le tre sezioni per la matematica sono due di 30 minuti ciascuna ( problemi e quesiti cui dare una risposta) e una di 15 minuti.

In 75 minuti produrre le risposte a 60 questioni delle quali 35 sono a scelta multipla – cinque le scelte possibili -, 15 sono confronti quantitativi e 10 sono a risposta elaborata dallo studente.
In definitiva è il tempo che la fa da padrone e che è scandito e controllato dai docenti che vigilano alla prova. Una modalità che comporta una abitudine ed un allenamento al tipo di prova e che ricorda la prontezza di risposta dei giovani e degli adolescenti di oggi acquisita nei loro video-giochi elettronici.

 Il SAT 2

Le università migliori, però, non si accontentano dei risultati del SAT 1 ancorchè superato a pieno punteggio. Esse richiedono un SAT 2 su tre discipline specifiche correlate al corso di laurea prescelto.
Una selezione delle domande del SAT 2 conviene riproporla nella lingua originaria perché così si offre anche l’opportunità di parlare di un’attività molto di moda negli U.S.A. : lo studio della lingua attraverso la matematica.
I quesiti del SAT – sia 1 che 2 – è ovvio che forniscono anche un’idea di ciò che è ritenuto essenziale ed importante che lo studente abbia acquisito al termine della scuola superiore per poter frequentare proficuamente corsi universitari di buon livello.

Ma ciò che certamente risalta quale diversità di fondo con il nostro sistema e i nostri studi secondari è il fatto che lo studio è finalizzato non a superare un esame che è conclusivo degli studi secondari ma a superare un test che sull’intero territorio degli U.S. offre la possibilità di iscriversi ad una università e frequentarne i corsi.

Una finalizzazione che rende il medesimo studio più personale ed individuale, più collegato alle propensioni e alle scelte dello studente, maggiormente posto sul piano della competizione e del confronto. In definitiva più mirato e circoscritto. Forse meno dispersivo! Ma ugualmente formativo?

 

Autore

  • Emilio Ambrisi

    Laureato in matematica, docente e preside e, per un quarto di secolo, ispettore ministeriale. Responsabile, per il settore della matematica e della fisica, della Struttura Tecnica del Ministero dell'Istruzione. Segretario, Vice-Presidente e Presidente Nazionale della Mathesis dal 1980 in poi e dal 2009 al 2019, direttore del Periodico di Matematiche.

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