Biagio Pascal aveva sedici anni e mezzo quando scrisse il suo saggio sulle coniche con la meravigliosa proprietà dell’esagramma mistico.
Biagio Pascal nacque a Clermont il 19 giugno 1623.Il saggio sulle coniche lo scrisse nell’inverno del 1639-1640. Aveva sedici anni e mezzo.
Nello stesso anno 1640, l’ «Essays pour les coniques» fu stampato e pubblicato a Parigi a cura del papà Stefano. Un foglio unico stampato da una sola parte in forma di annuncio. Un “poster”.
Di questa pubblicazione si conservano due sole copie. Una di esse si trova nella raccolta delle opere di Biagio Pascal presso la biblioteca nazionale di Parigi. L’altra copia si trova assieme ai manoscritti di Leibniz nella Biblioteca Reale di Hannover.
Con il saggio sulle coniche il giovane genio dà seguito e sostanza ai lavori di Girard Desargues “una delle più grandi menti e dei più versati nelle scienze matematiche ed in particolare nello studio delle sezioni coniche“.
Il saggio è solo un annuncio. Rimanda ad un successivo e più ampio lavoro. Ha sedici anni e poca esperienza. Si appella alle persone competenti. Da queste si aspetta incoraggiamento a proseguire nello studio. “Dopo di ciò, – scrive – se si giudicherà la cosa meritevole di essere continuata ci proveremo a spingerla oltre fin dove DIO ci darà la forza di continuarla”.
Probabilmente Dio, sulla cui esistenza egli aveva pure scommesso, aveva già disposto diversamente. Il lavoro con avrà seguito.
Il famoso teorema dell’esagramma mistico (l’espressione pare sia dovuta a Leibniz) è comunque nel saggio. La “meravigliosa proprietà” dell’esagono inscritto in un conica. La enuncia prima nel caso di un cerchio – primo lemma – e poi la estende – terzo lemma – al caso di una conica qualsiasi.
Una delle prime traduzioni del saggio sulle coniche di Biagio Pascal si trova nel n. 2/1932 del Periodico di Matematiche. L’articolo è di Silvio Di Gennaro.
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