La curva k
In un piano riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali ( Oxy) è assegnata la curva K di equazione
Studiarla e disegnarne l’andamento dopo aver determinato, in particolare, le equazioni delle rette tangenti ad essa nel punti di ascissa 0 o nei punti estremi del dominio.
Utilizzando K, disegnare la curva L (Lemniscata del Bernoulli) di equazione
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Il dominio della funzione K è l’intervallo .
Infatti la disequazione è verificata quando
La funzione K è continua nel dominio ed è simmetrica rispetto all’asse delle y.
Il grafico della la funzione K è interamente posto nel semipiano non negativo delle ordinate.
Le intersezioni con gli assi cartesiani sono i punti O(0,0), e
.
La funzione K è derivabile in tutti i punti del dominio, escluso l’origine O(0,0) e i punti estremi del dominio
Esaminiamo il comportamento della derivata prima nei punti di non derivabilità di K.
L’origine O(0,0) è un punto angoloso , le cui tangenti sono le bisettrici y =x e y =-x.
Nei punti estremi del dominio si hanno due tangente verticali . Infatti:
, e per la simmetria della curva K rispetto all’asse delle y si ha anche
.
Per la ricerca dei punti di massimo e minimo si può osservare che, escludendo l’origine O e i punti estremi del dominio A e B, il denominatore della derivata prima è positivo in ogni punto del dominio. Per quanto riguarda il numeratore della derivata prima si ha che quando
, e
quando
È
. La derivata prima è uguale a zero per
In definitiva i punti sono punti di massimo per la curva K.
La tangente orizzontale al grafico è la retta di equazione e le tangenti verticali al grafico sono le rette di equazione
Il grafico della curva K è la parte del grafico della Lemniscata del Bernoulli situata nel semipiano non negativo delle ordinate.
Se, infatti, consideriamo l’equazione della curva K
si può osservare che l’uguaglianza è verificata quando e se eleviamo al quadrato entrambi i membri si ha:
sviluppando il quadrato di trinomio si ottiene l’equazione della Lemniscata di Bernoulli con la condizione .
Si poteva anche procedere diversamente, partendo dall’equazione della Lemniscata e studiandone la parte reale. Consideriamo, infatti, l’equazione della curva L:
Si tratta di una curva simmetrica rispetto all’asse delle x e all’asse delle y, bicircolare, con tre punti doppi O(0,0) ( Biflecnodo con tangenti le bisettrici y = x e y =-x ), e i punti ciclici del piano I(1,i,0) e J(1,-i,0). La curva L interseca l’asse x , oltre che nell’origine, nei punti e
.
Se sviluppiamo l’equazione di L e la ordiniamo rispetto alla variabile y si ha:
Determiniamo gli intervalli in cui l’equazione biquadratica ottenuta ha soluzioni reali.
Il coefficiente
Il coefficiente .
In definitiva l’equazione biquadratica ammette per due soluzioni reali coincidenti, mentre per
ammette due soluzioni reali distinte date da
dove è proprio la curva K, mentre la curva di equazione
è la curva simmetrica di K rispetto all’asse x.
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