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Le dimissioni del ministro

Il ministro Lorenzo Fioramonti si è dimesso! Tra i motivi anche l’Invalsi?

Il budget assegnato all’istruzione è il motivo dichiarato e più appariscente. Altri certamente ce ne saranno.

Tra questi, avremmo piacere di includere un motivo che fa più “scuola” e meno “gestione”: l’obbligatorietà della “partecipazione” al test Invalsi ai fini dell’ammissione all’esame di Stato.

Il Ministro aveva dichiarato più volte, urbi et orbi, che l’obbligatorietà prevista dal Dlgs 62/2017, dopo il differimento di un anno, sarebbe stata definitivamente abrogata.

Così non è stato! Il ministro ha dovuto accettare l’imposizione dei nuovi alleati di governo, che di quel decreto e di quella obbligatorietà, inspiegata e inspiegabile, sono stati i grandi autori.

Un’obbligatorietà che è come prescrivere, per non fare altri brutti esempi: “Per entrare nello stadio, oltre al biglietto, bisogna presentare lo scontrino del caffè consumato al Bar dello Sport di fronte”.

Un’obbligatorietà che il Ministro ha dovuto accettare, non trovando di meglio che dichiarare: farò il test e controllerò!

Se così fosse,  le motivazioni delle dimissioni sarebbero molto più profonde e serie. Sarebbero fondate su un danno alla scuola non quantizzabile in milioni di euro. Quanto al budget, l’on. Fioramonti, da buon ministro, avrebbe potuto dimostrare di saper spendere bene quei soldi e far valere le giuste richieste anche per gli anni a venire.

 

 

Autore

  • Emilio Ambrisi

    Laureato in matematica, docente e preside e, per un quarto di secolo, ispettore ministeriale. Responsabile, per il settore della matematica e della fisica, della Struttura Tecnica del Ministero dell'Istruzione. Segretario, Vice-Presidente e Presidente Nazionale della Mathesis dal 1980 in poi e dal 2009 al 2019, direttore del Periodico di Matematiche.

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