Maturità 2022 negli indirizzi di liceo scientifico. Il lavoro dei docenti autori della prova scritta di matematica per il loro istituto.
Il 23 giugno più di 115mila studenti delle classi quinte degli indirizzi di liceo scientifico sosterranno la prova scritta di matematica.
Sarà una prova non nazionale, ma d’istituto. Una traccia unica per tutte le classi dell’istituto, concordata fra i docenti che ne saranno stati gli autori. Concordata sulla base dell’intersezione comune delle singole progettazioni didattiche portate avanti malgrado le difficoltà di questo triennio pandemico.
Atteso che gli istituti che hanno indirizzi, articolazioni, opzioni di liceo scientifico sono 1729, c’è da aspettarsi un ugual numero di tracce. Un numero che manco a farlo apposta coincide con l’interessante numero di taxi preso da G. Hardy per recarsi al capezzale di S. Ramanujan, cioè il più piccolo esprimibile come somma di due cubi in due diversi modi: 1729 = 10³ + 9³, 1729 = 12³ + 1³.
A parte questa simpatica coincidenza, le tracce d’istituto 2022, collezionate tutte insieme, costituirebbero il più poderoso catalogo mai realizzato di temi di matematica della maturità.
La più attendibile delle rassegne su ciò che è ritenuto importante da sapere a conclusione degli studi di liceo scientifico, anche se relativo ad un triennio difficile, tormentato da enormi difficoltà e limitazioni. Come il Ministero, che delle sue tracce nazionali dà pronta pubblicazione sul proprio sito internet, così ogni istituzione scolastica, dovrebbe procedere a dare visibilità della seconda prova d’indirizzo che ha scelto per i suoi studenti.
Di questa ricca documentazione di tracce 2022, che non potrà non offrire elementi utili al dibattito sull’insegnamento della matematica e in particolare su formulazioni ed argomenti ritenuti fondamentali, Matmedia intende raccogliere con la collaborazione di ispettori, presidi e docenti un campione che serva se non altro a ricordare l’esperienza realizzata e a non interrompere la continuità storica di un discorso di matematica alla maturità che dura da decenni.
A tal fine Matmedia sta procedendo a raccogliere fin d’ora la diponibilità degli istituti a inviare i testi delle prove sorteggiate.
Il lavoro nelle scuole, dubbi e orientamenti nella redazione delle prove.
In questo periodo che è di preparazione delle tracce, una delle questioni più dibattute appare la durata della prova. La norma prevede da quattro a sei ore. Dal 2001 non si è mai cambiato: sei ore che sembrano offrire le garanzie di una prova svolta con impegno e serenità. Senza l’assillo del tempo che scorre. E tale rimane l’orientamento generale, anche se la tentazione di assegnare un tempo più ridotto non manca.
A frenare tale scelta qualche dubbio interpretativo del comma 4 dell’O.M 65, laddove prescrive che ciascuna sottocommissione, entro il giorno 21 giugno 2022, definisce collegialmente la durata della prova, mentre per la terna la consegna è entro il giorno successivo, il 22 giugno. Ed è naturale pensare che la durata debba essere fissata in funzione della terna di proposte, dipendendo essa dalle questioni poste, dai calcoli e grafici che comportano o dalle richieste di illustrare il significato di termini e concetti o di dare giustificazione di teoremi o procedure. Vale la pena di ricordare che fu proprio questa la ragione che motivò il Ministero ad elevare la durata della prova di matematica da cinque a sei ore. Le sei ore sembrano al momento la scelta quasi unanime.
Per la struttura, il contenuto, e la valutazione della prova, già si è detto in La prova scritta di matematica della maturità con le osservazioni che qui sostanzialmente si riportano di nuovo.
La prova deve interessare unicamente la Matematica.
Non è certo questa una condizione il cui rispetto imponga particolare fatica. Pur rimanendo nell’alveo proprio della disciplina i docenti hanno da attingere ad una miniera ricchissima resa tale dalla lunga tradizione della prova di maturità.
Problemi.
Nelle prove nazionali dal 2001 al 2019, i problemi sono stati sempre articolati in più punti quasi sempre indipendenti tra loro. Una articolazione che i docenti impegnati nella redazione delle prove stanno verificando non sempre immediata specie se l’ambito problematico è una classica questione di algebra applicata alla geometria. Più agevole invece se la questione riguarda una funzione sia che si parta dalla sua espressione analitica sia dal suo grafico. In ogni caso è opportuno osservare che tale articolazione interna non è normativamente vincolante [VEDI], ancorché utile. C’è dunque margine per decisioni autonome che da una parte potrebbero semplificare il compito degli autori, dall’altra potrebbero dare spazio a formulazioni nuove frutto della professionalità dei docenti come è avvenuto nell’esperienza dell’elaborato d’esame degli anni 2020 e 2021.
Quesiti.
Per gli otto quesiti le propensioni dei docenti appaiono dirette a far sì che essi offrano un ventaglio il più ampio possibile di argomenti e modalità di espressione. Un riferimento molto valido a tal fine è costituito dai questionari delle tracce dal 2001 al 2019, ad eccezione ovviamente di quelle che toccano questioni specifiche della fisica.
Un’attenzione particolare pare anche rivolta dai docenti a utilizzare la modalità a scelta multipla con la richiesta però di motivare la risposta in modo esauriente. Come nell’esempio seguente tratto del tema 2013.
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