Verso gli esami di Stato 2021. Le mete di apprendimento da perseguire e la libertà del docente di scegliere la via didattica che preferisce.
Una maturità come nel 2020? Un emendamento della legge di Bilancio affida la decisione al Ministro.
Da più di un ventennio Matmedia attende al compito di servizio per l’insegnamento e apprendimento della matematica. Ed è soprattutto noto per l’indagine nazionale sui risultati della prova scritta di matematica della maturità scientifica, della quale è stato principale veicolo. Dal 2001 al 2014 l’ha effettuata, infatti, in collaborazione con il MIUR e le Università di Napoli (Federico II prima e Vanvitelli successivamente). Matmedia è noto altresì per aver avviato la sperimentazione di proporre uguali criteri di valutazione della prova da adottare sul territorio nazionale.
I resoconti delle indagini offrono un indice del livello di partecipazione dei docenti alla riflessione collettiva sulla prova – contenuti, formulazioni, risultati – e registrano i loro pensieri in proposito, sia i dubbi che le aspettative.
Nel 2019 la prova scritta degli esami conclusivi del liceo scientifico, che era sempre stata “matematica”, è divenuta multidisciplinare: “matematica e fisica”, mantenendo però l’articolazione in problemi e quesiti in vigore dal 2001.
Lo scorso anno è stato particolarissimo.
La pandemia ha alterato il normale corso della storia degli esami di maturità. Segnato una grossa discontinuità. I docenti hanno dovuto affrontare, nella situazione d’emergenza, la novità di un esame-colloquio che aveva come punto di partenza un elaborato svolto dallo studente, sulle materie della seconda prova scritta prevista dall’indirizzo di studio. Anche in questo caso Matmedia ha offerto un servizio utile testimoniato dal consistente numero di accessi al sito internet. Ciò che si sa dell’esperienza 2020 è certamente anche dovuto all’azione svolta da Matmedia (descritta nel report finale).
Per gli esami 2021, oltre alla ineludibilità degli stessi, ci sono però punti fissi a cui guardare:
i quadri di riferimento che elencano i contenuti delle “prove d’esame” e la natura multidisciplinare di esse. Né gli uni né l’altra è plausibile che subiranno modifiche.
A questi si aggiunge il fatto che in base all’emendamento previsto dalla Legge di Bilancio spetterà al Ministro predisporre le modalità di svolgimento della Maturità 2021, senza dover sottoporre le sue proposte alla discussione del Parlamento. Ciò al fine di evitare che le modalità siano rese note a maggio come è successo lo scorso anno. È infatti interesse della scuola che le modalità di svolgimento della Maturità vengano chiarite e definite quanto prima. Tra queste, anche l’eventuale riproposizione dell’esperienza dell’elaborato.
Comunque, quali che siano le ‘condizioni al contorno’, gli esami ci dovranno essere, previsti dalla Costituzione.
Per i docenti, sarà importante allora non disperdersi, riflettere su cosa è importante insegnare e apprendere al liceo scientifico e che merita di essere accertato in sede d’esame finale, quali che ne siano le modalità. Avere riferimenti e occasioni che li pongano nelle condizioni di confrontarsi e raccordarsi. Avere, ciascuno, il conforto di vedere cosa fa il collega. Tutto ciò potrà essere certamente utile a far maturare nell’ambiente la condivisione di contenuti e finalità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Concorrere cioè a realizzare un ambiente dei docenti di matematica maggiormente in sintonia sulle mete di apprendimento da perseguire, ciascuno con la consapevolezza della libertà di scegliere la via didattica che più gli è congeniale. Matmedia confida di poter continuare a prestare il proprio servizio per tali finalità.
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