Il Ministero pubblicherà a breve i test utilizzati quali prove scritte dei concorsi a cattedre per tutte le discipline.
Le prove utilizzate lo scorso anno per le classi STEM, il Ministero dell’Istruzione non le ha mai pubblicate, e ciò malgrado sollecitazioni e lamentele di ogni sorta. Il mese scorso, però, quelle prove sono comparse in rete su vari siti con l’avvertenza: «pubblichiamo un documento (di cui non conosciamo la fonte) con le prove scritte ufficiali del concorso STEM svoltosi a luglio 2021».
Perché e come quelle prove del 2021 siano comparse, è un mistero che non fa onore al Ministero.
Il fatto è che sono comparse a seguito delle polemiche suscitate dai risultati delle prove scritte del 7 aprile relative alla classe A047, Scienze matematiche applicate, i cui risultati non sono stati diversi da quelli del luglio scorso, e tali da far parlare ugualmente di ecatombe di candidati.
Le proteste dei candidati della A047 si sono appuntate sulla qualità dei quesiti e sulla disparità di trattamento delle commissioni nel concedere l’uso di carta e penna per calcoli e grafici.
Icona delle proteste è divenuta una mano utilizzata come foglio su cui scrivere.
Ora la possibilità di un tale utilizzo, insieme a quello di strumenti di calcolo, è stata in particolar modo per la matematica, ma anche per le scienze e le tecnologie, sempre oggetto di discussioni e contestazioni. Tra l’altro, fu all’origine di profonde incomprensioni all’interno del Ministero, già nel 2012 per la prima esperienza di utilizzazione di un test computer based per selezionare le ammissioni al TFA.
Sulla questione dibattuta, le proteste dei candidati della classe A047 un risultato l’hanno avuto.
In vista delle prove scritte per le classi A027 (Matematica e Fisica), A026 (Matematica) e A028 (Matematica e Scienze) fissate, rispettivamente, per i giorni 3, 4 e 5 maggio, il Ministero ha interpellato la Commissione Tecnica Nazionale incaricata della redazione delle prove a che si esprimesse sulla possibilità dell’uso di carta e matita quale sussidio di cui i candidati si potessero avvalere nel corso della prova scritta computer based.
Il parere della Commissione, fermo e chiaro, è stato portato a conoscenza dei candidati con avviso del 27 aprile 2022.
Ecco il testo di quanto comunicato dal Ministero:
“con riferimento alle istanze pervenute in merito alla possibilità di utilizzo di carta e penna nell’espletamento delle prove scritte delle discipline STEM (classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041) di cui al D.D.G. 252 del 31/01/2022, si rappresenta che la Commissione Nazionale di cui all’art. 7 del D.M. n. 326 del 9/11/2021, ha comunicato che «i quesiti sono stati redatti in modo da non necessitare l’uso di carta da scrivere e penna». Pertanto, non è ammesso l’utilizzo di carta da scrivere, penna o altri ausilii di calcolo, manuali o elettronici, nello svolgimento della prova scritta delle sopraindicate classi di concorso”.
La Commissione Nazionale si è dunque espressa e bene ha fatto il Ministero ad emanare quell’avviso che ha uniformato i comportamenti delle commissioni concorsuali operanti a livello territoriale. Infatti nessuna disparità di trattamento è stata lamentata, ma neppure sono mancate le proteste. Questa volta però specifiche e documentate: esempi di domande alle quali solo geni del calcolo mentale avrebbero potuto rispondere nello spazio di due minuti e senza l’ausilio di carta e matita, se non anche di una calcolatrice.
Opportuna allora la decisione del Ministero di dare corso alla pubblicazione delle prove e certo non solo per una semplice verifica pubblica di quanto dichiarato dalla Commissione Nazionale quanto per il dovere che è proprio dell’Amministrazione Centrale di far conoscere le domande attraverso le quali ha inteso selezionare gli aspiranti a posti d’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado. Per la matematica è indubbio il valore che tale pubblicazione riveste ai fini del dibattito in corso sul reclutamento e sulla formazione iniziale e in servizio dei docenti.
ALTRI RIFERIMENTI
Articolo Ambrisi (Tuttoscuola)
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