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Maturità scientifica 2022: la seconda prova  scritta

Indicazioni Nazionali, Quadri di riferimento del 2018 e Syllabus. Come orientarsi per la seconda prova  scritta agli Esami di  Stato 2022 per i licei scientifici.

Il graduale ripristino della  normalità, nella gestione scolastica, dovrebbe portare  il ritorno delle prove scritte negli esami di Stato dell’anno scolastico in corso.

Se saranno confermate le anticipazioni del ministro Bianchi, la seconda prova avrà come oggetto una sola disciplina di indirizzo e sarà predisposta dalle singole commissioni d’esame  “….per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia”.

Come è accaduto negli ultimi due anni  con l’esperienza relativa alla predisposizione dell’elaborato interdisciplinare da parte dei docenti delle discipline di indirizzo, l’onere e la responsabilità individuale  non esclude il confronto con altri  docenti del proprio istituto scolastico  o con realtà scolastiche diverse, sulla scelta dei contenuti e della tipologia della prova o sui criteri di valutazione. Lo scambio di opinioni tra docenti è anzi auspicabile per favorire, compatibilmente con le esigenze dei singoli,  l’uniformità delle richieste e l’omogeneità della valutazione.

In ogni caso, un dibattito sulla seconda prova del liceo scientifico potrebbe  fornire l’occasione per riflettere sui Quadri di riferimento per la Matematica e  per la Fisica, pubblicati dal MIUR nel novembre del 2018, tra le misure di accompagnamento alle  novità introdotte  sulla struttura dell’esame di Stato (D.Lgs. 62 del 13/05/2017).

Alcune perplessità  sulla loro efficacia, riguardo alle aspettative e alla trasparenza delle prove d’esame e sulla loro coerenza con le Indicazioni Nazionali, esigono ancora una risposta e potrebbero creare incertezze  nella formulazione delle tracce e nella predisposizione della griglia di valutazione.

Un dibattito sulla definizione dei contenuti specifici da valutare in sede d’esame era stato avviato già qualche anno prima e aveva prodotto la definizione di un Syllabus, il Syllabus del  2009 aggiornato  qualche anno più tardi ( Syllabus 2015)   alla luce dei risultati dell’Indagine Nazionale sulla prova scritta di matematica e  delle Indicazioni nazionali, andate a regime proprio nel 2015.

Va ricordato che il  Syllabus 2009, fu elaborato da un gruppo di esperti su iniziativa della Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica e il Coordinamento della Struttura Tecnica Esami di Stato.  Presentato in vari convegni e pubblicato nel  Periodico della Mathesis e in altre riviste, non fu mai ufficializzato ma è stato praticamente un punto di riferimento per gli estensori  delle prove d’esame.

Una rilettura dei due Syllabus e un confronto con gli attuali Quadri di riferimento, insieme a una rivisitazione delle tracce assegnate negli ultimi decenni, può conferire maggiore consapevolezza al lavoro dei docenti e alla preparazione degli studenti .

Dai quadri di riferimento    del 2018:

DISCIPLINA: MATEMATICA

Caratteristiche della prova d’esame

DISCIPLINA: FISICA

Caratteristiche della prova d’esame

La prova consiste nella soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e nella risposta a quattro quesiti tra otto proposte.

Essa è finalizzata ad accertare l’acquisizione dei principali concetti e metodi della matematica di base, anche in una prospettiva storico-critica, in relazione ai contenuti previsti dalle vigenti Indicazioni Nazionali per l’intero percorso di studio del liceo scientifico.

In particolare, la prova mira a rilevare la comprensione e la padronanza del metodo dimostrativo nei vari ambiti della matematica e la capacità di argomentare correttamente applicando metodi e concetti matematici, attraverso l’uso del ragionamento logico. In riferimento ai vari nuclei tematici potrà essere richiesta sia la verifica o la dimostrazione di proposizioni, anche utilizzando il principio di induzione, sia la costruzione di esempi o controesempi, l’applicazione di teoremi o procedure, come anche la costruzione o la discussione di modelli e la risoluzione di problemi.

I problemi potranno avere carattere astratto, applicativo o anche contenere riferimenti a testi classici o momenti storici significativi della matematica. Il ruolo dei calcoli sarà limitato a situazioni semplici e non artificiose.

Durata della prova: da quattro a sei ore

La prova consiste nella soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e nella risposta a quattro quesiti tra otto proposte.

Essa è finalizzata ad accertare l’acquisizione dei concetti e dei metodi della fisica con riferimento ai Nuclei Tematici fondamentali che connettono verticalmente gli argomenti trattati nel percorso di studio, in relazione ai contenuti previsti dalle vigenti Indicazioni Nazionali per il liceo scientifico.

In particolare, la prova mira a rilevare la comprensione e la padronanza del metodo scientifico e la capacità di argomentazione fisica attraverso l’uso di ipotesi, analogie e leggi fisiche. In riferimento ai vari nuclei tematici potrà essere richiesta, relativamente a fenomeni naturali o a esperimenti, la soluzione di problemi attraverso la costruzione e discussione di modelli, la formalizzazione matematica, l’argomentazione qualitativa, l’analisi critica di dati. La prova potrà contenere riferimenti a testi classici o momenti storici significativi della fisica.

Durata della prova: da quattro a sei ore

Proposte  di temi su cui discutere:

A) L’interdisciplinarità.

E’ possibile, anche nel  caso di una prova  monodisciplinare,  mantenere una certa continuità con gli approcci e le prove  interdisciplinari degli anni precedenti?

Per quanto riguarda la Fisica, ovviamente,  si richiedono  gli strumenti matematici necessari alla modellizzazione e alla formalizzazione  E’ interessante però osservare come, per entrambe le discipline, le caratteristiche della prova d’esame non debbano  essere legate necessariamente  solo  agli aspetti tecnici ma possono contenere riferimenti storici e avvalersi della lettura di testi.

Un motivo di continuità potrebbe essere la “maggiore attenzione  nell’educare a saper leggere e scrivere di matematica e di fisica”, uno dei punti di forza dell’esperienza dell’elaborato interdisciplinare, come è stato riscontrato nelle risposte al questionario predisposto dal gruppo di lavoro di Matmedia per il Report 2021.

B) I contenuti: intero quinquennio o ultimo anno di corso?

Una novità di rilievo della nuova struttura della prova di matematica consiste nella possibilità di  prendere in considerazione i contenuti previsti dalle Indicazioni nazionali per l’intero corso di studi.

Si supera, cioè, il vincolo “….la prova ha lo scopo di accertare il possesso  delle  conoscenze, abilità e competenze specifiche acquisite dal candidato  nell’ultimo anno del corso di studio frequentato…”. (DM n.10 del 29 /01/2015)

Una novità che per alcuni appare come un punto di forza, per altri un discutibile appesantimento del già oneroso lavoro di preparazione da parte dello studente.

Un panorama molto ampio, per la predisposizione della prova scritta,  relativo ai contenuti che lo studente ha potuto consolidare e approfondire  nell’intero quinquennio, dovrebbe, comunque, aggiungere spessore e significatività alla prova .  Il corso di studi acquisterebbe, inoltre, un’unitarietà ben lontana dalla scansione temporale dei contenuti, spesso  artificiosa  o di difficile definizione.

C) Quali obiettivi specifici devono essere privilegiati?

Il campione di elaborati analizzati dal gruppo di lavoro per il Report 2021 ha evidenziato alcune scelte ben delineate  tra i 27 obiettivi di matematica e i 25 di fisica.

La selezione è stata per lo più  condizionata dall’esigenza di trovare collegamenti convincenti con le altre discipline  ma  può fornire senz’altro elementi di riflessione.

E’ interessante, peraltro, nell’analisi dei contenuti, la presenza di  argomenti  non inseriti nei quadri di riferimento, come le equazioni differenziali e il calcolo vettoriale, la cui omissione  era stata accolta con una certa perplessità,  specialmente in previsione  di una prova integrata di matematica e fisica.

Ovviamente i quadri di riferimento non suggeriscono di escludere dai percorsi didattici questi argomenti, la cui importanza  teorica  e applicativa non è da mettere in discussione.  Si tratta  però  di argomenti di cui non sempre si è in grado di approfondire, negli studi secondari, il robusto apparato concettuale.

Gli estensori dei  quadri di riferimento per la matematica «pura», probabilmente,  non hanno fatto altro che attenersi alle Indicazioni nazionali  le quali sembrano privilegiare, per questi argomenti, il loro ruolo fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione dei fenomeni fisici.

I grafici seguenti  sintetizzano i risultati dell’analisi degli argomenti di matematica e di fisica dei  quadri di riferimento e la loro presenza negli elaborati  del Report 2021 .

Tra gli argomenti di matematica  sono stati  privilegiati, come era prevedibile, quelli relativi allo studio di funzioni, al calcolo differenziale e al calcolo integrale.

Sono stati trascurati: gli argomenti specifici di Algebra  e il Calcolo combinatorio .

Per quanto riguarda la Fisica,  si nota  una distribuzione pressoché omogenea tra gli argomenti di elettromagnetismo e una preferenza per i fenomeni ondulatori e  la meccanica  classica o relativistica.

Argomenti disattesi: incertezze delle misure sperimentali,  il concetto di centro di massa, il modello atomico di Bohr.

D) Tipologia delle richieste.

Dal Syllabus 2009

Il Syllabus costituisce pertanto una descrizione di ciò che dovrebbe essere richiesto nella prova  scritta di matematica dell’esame di Stato per il Liceo scientifico di ordinamento e per i Licei che attuano sperimentazioni di tipo PNI e Brocca ( gli argomenti relativi sono evidenziati in corsivo).

La forma prescelta per tale descrizione è quella della tipologia delle “domande” alle quali lo studente deve essere in grado di rispondere: Calcolare/Determinare, Applicare/Risolvere, Spiegare/Illustrare/Definire, Dimostrare/Dedurre.

Il Syllabus così organizzato presenta elementi di novità sia con riferimento al superamento dei tradizionali capitoli della matematica – ne rafforza, infatti, l’intima connessione interna – sia con riferimento agli obiettivi essenziali e alle innovazioni che oggi si prospettano per un efficace insegnamento e apprendimento della matematica intendendo anche che le conoscenze matematiche  debbano essere disponibili come modelli per rappresentare e affrontare situazioni e problemi di varia natura.

I quadri di riferimento non danno suggerimenti per la formulazione delle tracce.

Può essere utile,  pertanto, riflettere nel contesto attuale sui contenuti associati a Calcolare/Determinare, Applicare/Risolvere, Spiegare/Illustrare/Definire, Dimostrare/Dedurre”   e portare esempi significativi

D) La valutazione

La griglia allegata ai quadri di riferimento è in verità molto generica.

Anche se quest’anno saranno le commissioni d’esame a predisporre la griglia di valutazione adeguata alla prova da loro elaborata, si può favorire un confronto di opinioni su alcuni punti fondamentali, o una riflessione sul legame tra contenuti e valutazione, anche alla luce delle varie proposte di griglie nazionali già sperimentate.

ALTRI RIFERIMENTI:

Autore

  • Adriana Lanza

    Laureata in matematica, all'Università “La Sapienza” di Roma. Vincitrice di concorso a cattedra per la classe matematica e fisica, ha  insegnato a Roma nel liceo scientifico “Cavour” e ha collaborato con la S.S.I.S del Lazio in qualità di insegnante accogliente per i tirocinanti. In pensione dal 2009, ha partecipato al progetto del MIUR “La prova scritta di Matematica degli esami di Stato nei Licei Scientifici: contenuti e valutazione”. Collabora alle attività di formazione della Mathesis.

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